Inserita il 23/02/2009
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«Quegli incarichi a parenti e amici»
Il circolo Pd denuncia l’affidamento di appalti senza bando
di FRANCO LAGANÀ
BADOLATO - A distanza di pochi giorni, dal documento del Pd di Badolato, contenente una serie di accuse al sindaco Nicola Parretta, e la richiesta di dimissioni per conflitti d'interessi, relativi agli “Usi civici”, arriva un secondo documento. Ancor più duro a firma della segreteria del Circolo del Pd di Badolato, con cui i dirigenti locali accusano l'amministrazione comunale “La Vela”, di affidamento di lavori senza gare d'appalto ad imprese, amici e parenti.
Nella premessa del documento, si fa riferimento ad una precedente dichiarazione del capogruppo di maggioranza, Gaetano Stagno, che nei mesi scorsi aveva criticato l'affidamento, senza la relativa gara, di un incarico professionale da parte del Commissario
prefettizio, ad un ex dipendente regionale, Francesco Gallelli, attuale presidente del Circolo Pd di Badolato, relativo all'istruzione delle domande presentate da circa 40 cittadini, inerenti al bando regionale, per ottenere finanziamenti per ristrutturare la prima casa. Incarico, questo, che successivamente veniva revocato dal sindaco, Nicola Parretta, subentrato alla gestione commissariale.
Provvedimento condiviso da Stagno «L'incarico è illegittimo in mancanza di gara ad evidenza pubblica». Questo, si legge nel documento, è stata fra l'altro, la dichiarazione rilasciata ai media neimesi di aprile-maggio 2008 dal capogruppo consiliare della maggioranza “La Vela”, Gaetano Stagno, relativa alla revoca di incarico professionale ad un esponente del Pd di Badolato, quantificato in 4 mila euro lordi, meno il 27% di tasse, per un ammontare di circa 2.900 euro netti, affidato dal Comune, e successivamente, revocato.
Nel prosieguo del documento il Pd, denuncia una serie di incarichi assegnati senza gare d'appalto. «Da allora, sono trascorsi mesi e abbiamo registrato che tutti gli incarichi professionali di affidamento lavori e servizi: rete idrica rurale, palificazione lungomare, impianto elettrico campo sportivo, l'orinatoio cimiteriale, pulizia del territorio (100.000,00 euro?) che l'amministrazione comunale “La Vela” ha disposto, sono stati tutti affidati in forma diretta, senza gara ad evidenza pubblica, compreso quello relativo alla costruzione di 45 loculi nel nuovo cimitero comunale il cui importo complessivodel progetto ammonta a 22 mila euro, di cui 365 euro per “incentivo all'Ufficio Tecnico comunale”, 750 euro per “attività di supporto”, e 758 euro “per imprevisti”.
Tanto per fare chiarezza a noi che scriviamo, chiediamo al capogruppo Stagno ed all'assessore ai lavori pubblici, architetto, Vincenzo Codispoti, rappresentate il nuovo della Vela? Se ritengono legittimi tutti gli incarichi affidati per gli interventi costruttivi suddetti, compreso la costruzione dei loculi al camposanto, trattandosi di lavori ordinari e non urgenti, senza gara ad evidenza pubblica». Il documento pone poi una serie di interrogativi, all'assessore Codispoti, e al responsabile dell'area tecnica del comune di Badolato «Lei assessore, che lavora presso l'Unione dei Comuni del Versante Jonico, opera nello stesso modo così come avviene nel comune di Badolato?
Chi è colui che supporta l'Ufficio tecnico comunale per destinare la somma di 750 euro? E le altre imprese edili del luogo sono state interpellate dal responsabile dell'Area tecnica? Come mai nella determina a firma del responsabile dell'Area tecnica comunale n. 07 dello 6 febbraio 2009 (atto amministrativo viziato, nullo o inesistente in mancanza di elementi essenziali richiesti dalla legge che lo compongono per produrre effetti), non sono state trascritte le altre imprese interpellate? Ribadiamo: quest'ultimo incarico affidato, capogruppo Gaetano Stagno, è legittimo, senza gara ad evidenza pubblica? Assessore Codispoti, nostro malgrado, non possiamo che esprimere il nostro disappunto verso questo illegittimo modo di operare del tuo Assessorato, e registrare inoltre, un sistema trasversale di potere che sfugge a ogni controllo, una sorta di incarichi professionali per lavori pubblici e servizi di ogni tipologia “senza gara ad evidenza pubblica”, garantista della trasparenza e legge stessa, ed in spregio alle piccole imprese edili, escluse e non interpellate, costretti ad emigrare fuori Badolato».
Nelle conclusioni il Pd: parla di una sorta «di dittatura nazista Invisibile ed oppressiva, che si manifesta nella maniera più subdola e con i nomi di imprese, parenti e amici vicini all'amministrazione comunale “La Vela”. E questa, è trasparenza? Ci governa il silenzio? Chi interviene?».
Tratto da ilquotidianodellacalabria.it
Autore: fausto
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