Inserita il 26/02/2009
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Un cucciolo è stato riempito di petardi e ucciso sul lungomare di Badolato
Francesca Cossari promuove una campagna di sterilizzazione
di FRANCO LAGANÀ
LA CRUDELTÀ gratuita verso i randagi, non sembra conoscere sosta nè a Soverato e nemmeno nel comprensorio. A Badolato in questi giorni un cucciolo meticcio è stato avvolto con petardi e fatto saltare in aria. Un ennesimo episodio di inaudita violenza che non risparmiai randagi alla mercè di chiunque.
A raccontare il fatto è Francesca Cossari, operatrice turistica che ha promosso una lodevole iniziativa per difendere i randagi diBadolato. «Da qualche tempo – dice Francesca, sono rientrata in Calabria, a Badolato, mio paese di nascita, dopo un soggiorno di 10 anni in Bologna. La prima cosa che ho visto appena arrivata a Badolato, sono stati 3 cani morti sulla statale 106, tristemente conosciuta come “La strada della morte”. Qualche giorno dopo passeggiando sul lungomare di Badolato ne ho trovato un altro, ormai putrefatto.
La cosa più atroce che ho saputo, riguarda un cucciolo, che è stato riempito di petardi e fatto saltare in aria. Sempre vicino il lungomare ho trovato dei bocconcini di carne probabilmente avvelenati, poiché in una posizione che non poteva far pensare ad altro».
Questi episodi, ti hanno spinta a lanciare una campagna per salvare i cani randagi?
«Certo, mi sono detta, basta, qualcosa deve cambiare. Non è possibile che una società civile sia capace di tanta crudeltà verso animali indifesi, che non hanno colpa, se non quella di andare in giro per il paese a cercare cibi o a ripararsi dal freddo. Le istituzioni locali ignorano completamente le leggi in vigore sul maltrattamento, e sulla prevenzione del randagismo, e mentre in Parlamento, qualche giorno fa si discuteva sulla possibilità di creare un pronto soccorso per i nostri cari amici a 4 zampe, nonchè un servizio veterinario gratuito per coloro che detengono un animale con basso reddito, le istituzioni del nostro comprensorio cosa fanno?
Lasciano che i cani vengano avvelenati per strada o fatti saltare in aria. Rispetto, chi non ama gli animali, ma è giusto che loro rispettino noi che al contrario, li accudiamo nel migliore dei modi. Capisco che i cani possano dar fastidio o creare timore, ma questo non giustifica nessun maltrattamento verso essi. Invito i cittadini che odiano i cani e i gatti di andare a lamentarsi con i Comuni,invecedi macchiarsidi tale atrocità»
Ci sono difficoltà per aprire un canile? Tu, hai promosso una raccolta di fondi perché?
«L'oasi canina di Soverato è stracolma e va avanti grazie all'aiuto dei volontari e di alcune associazioni del nord che mandano aiuti economici. La legge 281 del 91 non ché l'ultimo decreto in merito, obbliga i sindaci alla custodia degli animali.
Io ragionevolmente mi rendo conto che il nostro comune non ha risorse finanziarie sufficienti, ma nessuno degli amministratori ha dato un solo euro per la nostra iniziativa. Infatti, nel paese ci sono due cani randagi che vivono senza dare particolari problemi. Io, il fotografo, Gori Campese e Francesco, operatore della Croce rossa, ci stiamo attivando per raccogliere dei fondi al fine di sterilizzare e vaccinare questi due cani, ormai amati da quasi tutti. Una volta vaccinati e sterilizzati, li rimetteremo in libertà. Un ringraziamento particolare in proposito va al gestore del bar Centrale, ovvero Peppe, e alla signora che vive da quelle parti, che ormai li ha in pratica adottati. Ma sopratutto a Maria, che si occupa dei gatti per strada senza aver ricevuto mai neanche un grazie dalle istituzioni, che invece, ripeto, sarebbero obbligati per Legge alla cura e alla loro detenzione. Sta per iniziare la stagione del calore, l'ideale sarebbe riuscire a sterilizzarle tutte, questo avrebbe due sviluppi positivi: si eviterebbe la nascita di altri cani che comunque nessuno adotterebbe.-
Non si affronterebbe una spesa eccessiva per i comuni che invece sarebbero obbligati a rinchiuderli in un canile con una spesa mediagiornaliera di 5 euro a cane». Francesca, che incontriamo giornalmente sul lungomare di Badolato a passeggiare con il suo cane , ci racconta anche ha adottato, avendoli trovati per strada due cuccioli; una cagnolina e una gatta. « Ho messo gli annunci dappertutto, ma nessuno li ha voluti, poiché non di razza»
Secondote, quale sarebbe la soluzione migliore per i cani randagi?
« Io non sono entusiasta dei canili, ma mi rendo conto che è una necessità sia per i cani sia per la popolazione stessa. L'ideale sarebbe avere piccole oasi in tutti i paesi. In questo modo i cani avrebbero il loro spazio senza stare ammassati in gabbie, ed ogni comune penserebbe ai propri animali, riducendo di molto la spesa. Lancio un appello affinché si possano raccogliere più soldi possibili per sterilizzare e vaccinare più cani, prima che qualche altro cucciolo muoia senza giustificato motivo». Dopo gli ultimi episodi di uccisione di cani nelcomprensorio, una lodevole iniziativa di grande umanità tratto da
ilquotidianodellacalabria.it
Autore: fausto
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