Badolato. II presidente pronto a dimettersi dal Pd dopo la decisione della giunta Loiero

 

Inserita il 19/04/2009

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L’ultimo schiaffo al Soveratese
Franco Nisticò del comitato per il Basso Jonio si scaglia contro i poli urbani
di FRANCO LAGANÀ
BADOLATO- «MI autosospendo dal Pd, al prossimo consiglio comunale di Badolato occuperemo come gruppo d'opposizione insieme ai cittadini la sala consiliare, inviteremo le popolazioni del comprensorio del soveratese, e della fascia jonica a disertare la prossima tornata elettorale per le europee. Per le prossime elezioni regionali presenteremo un nostro candidato nel contesto di una lista della società civile, in difesa di questo maledetto territorio umiliato ed offeso dai vari governi nazionali e regionali, da oltre 50 anni, ci mobiliteremo iniziando una lotta dura con manifestazioni e blocchi stradali, siamo pronti a scontri frontali, con chi da anni rema contro questo territorio, non riconosciamo più la classe politica calabrese ad ogni livello ».

È questa la sfida che Franco Nisticò, del Comitato di Lotta per i problemi del basso jonio, ha lanciato contro il provvedimento della Regione Calabria, e il presidente Loiero di istituire gli otto poli urbani, tagliando fuori il Soveratese. Il grido d'allarme di Nisticò arriva dopo la presa di posizione del sindaco di Soverato che ha lanciato pesanti strali contro la decisione della Regione.

«Ho condiviso – precisa Nisticò - la presa di posizione dell'amico Mancini sindaco di Soverato, che ha fatto un'analisi drammatica di questo territorio, soffermandosi in particolare sulla gravissima situazione della viabilità. Non ci soddisfa, l'affermazione del governatore, che ha precisato che la Regione avrà attenzione anche per il Soveratese. Questa affermazione, se la poteva risparmiare, perché offende una popolazione, un territorio, che da oltre 50 anni viene preso in giro ed umiliato.

Ora siamo stanchi, diciamo basta, e ci prepariamo a battaglie dure che dovranno far parlare la stampa nazionale ed europea ».

Ieri al comune di Soverato si è discusso dello Statuto del Coordinamento per la Statale 106 comeconferma Nisticò.

«Certo, dopo il convegno di Soverato, che ha visto la presenza delle rappresentanze istituzionali a tutti i livelli della regione, che hanno chiesto l'impiego dei fondi necessari alla realizzazione completa della statale jonica 106, se pure in un quadro definito di programmazione finanziaria da parte del governo per una spesa di 2 miliardi di euro, pensavamo, che con la nascita del Movimento “Mezzogiorno Tradito: Risorgi” che ha coinvolto centinaia di sindaci, amministratori, anche del reggino, gli assessori delegati delle Province di Catanzaro e Crotone, parlamentari regionali e nazionali, si erano create le condizioni per portare il problema sul tavolo della regione e del consiglio dei ministri.

Oggi, con la nascita dei poli urbani, tutte le aspettative vengono cancellate, da una classe politica che continua ad ignorare questo territorio. Vogliamo sapere quali sono state le motivazioni per non creare il Polo, Catanzaro – Lamezia - Soverato? Un interrogativo, per il quale le popolazioni aspettano una risposta.

Chi pensa di considerarci cittadini di serie B, questa volta ha preso un abbaglio, a questa umiliazione sapremo rispondere con la lotta, con la mobiliteremo, scenderemo nelle piazze, bloccheremo la statale 106, la ferrovia jonica, la Calabria, ed inviteremo i sindaci della fascia jonica a consegnare le chiavi dei comuni ai prefetti. La fascia jonica è diventata una pentola a pressione, e se non ci saranno risposte positive, sicuramente rischia di scoppiare».

Tratto da ilquotidianodellacalabria.it


Autore: Fausto

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