Depuratore consortile di Isca. Dibattito dai toni accesi

 

Inserita il 29/05/2009

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Summit di sindaci per trovare una soluzione condivisa

di FRANCO LAGANA’ DALLA SORICAL
ISCA SULLO JONIO- Dopo le polemiche innescate dalle dichiarazione del sindaco di Isca Pierfrancesco Mirachi, nei confronti dei sindaci di Badolato, Nicola Parretta, e di S. Andrea, Maurizio Lijoi, relativamente alla gestione associata del depuratore consortile di Isca, si è svolta una riunione chiarificatrice,
presenti tutti i sindaci dell’Unione dei Comuni: Guardavalle, S. Caterina, Badolato, Isca, S. Andrea, S. Sostene, Cardinale. Di certo, sarà l’Unione dei Comuni del Versante Jonico a gestire la depurazione nel Basso Jonio.

Un problema questo che in passato ha creato grossi problemi sulle problematiche ambientali a causa del difettoso funzionamento del depuratore consortile di Isca, e dei depuratori ubicati negli altri comuni. Questa situazione, aveva provocato numerose proteste di chi sceglie il basso jonio per le vacanze. Ora dopo la decisione della Provincia di liberarsi della gestione, gli stessi funzioneranno attraverso la gestione associata del servizio, andando ad affidare la gestione dei vari impianti ricadenti sul suo territorio ad una società specializzata. Intanto provvisoriamente, sarà ancora la Ati Sigge srl, a proseguire, almeno per un mese, nella manutenzione degli impianti. Ieri, i diversi depuratori ricadenti sul territorio dell’ente sovra comunale sono stati restituiti dai tecnici dell’Ato ai sette Comuni aderenti all’Unione, tranne quello del comune di San Sostene, i cui scarichi fognari confluiscono nel depuratore di Soverato.

Sempre ieri, nella sede dell’Unione, si è riunita la giunta. Nel suo intervento, il presidente, Bruno Nisticò, ha affrontato, le varie problematiche relative alla depurazione. Un dibattito caratterizzato da toni polemici e molto accesi. Da vari interventi dei sindaci, è emersa la volontà di affidare alle cure dell’Unione il servizio in forma associata.

Decisa anche la volontà di pianificare le azioni da intraprendere nell’immediato. Il presidente, Nisticò, ha preso atto che il rapporto tra Ato e Comuni è cessato. Da qui la necessità di assumere il pieno controllo sui depuratori. I sindaci si sono trovati d’accordo di procedere nei rispettivi consigli comunali di approvare le ordinanze sindacali, con le quali si da incarico alla Sigge srl della gestione temporanea dei depuratori. Dalla riunione, è emersa la volontà di dare vita ad una commissione dedicata alla depurazione, costituita dai sindaci e dai rispettivi responsabili dell’area tecnica.

Nel verbale della seduta della riunione, si è evidenziato che toccherà ai diversi consigli comunali discutere la proposta dell’Unione. Il relativo bando, per un importo superiore ai 250mila euro, sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea. Nella stessa giornata, i tecnici dell’Ato e i tecnici dei Comuni di Isca Jonio, Maurizio Benvenuto, S. Andrea Jonio, Salvatore Paravati, e Badolato Mario Gallelli, hanno effettuato un sopralluogo congiunto sul depuratore consortile che serve i tre Comuni.

Il sopralluogo, doveva servire per verificare lo stato di consistenza delle apparecchiature e di tutte le stazioni di sollevamento, che attraversano i territori comunali. Lo scorso anno i problemi maggiori si sono verificati nel territorio di Badolato. Infatti nei pressi del porto Bocche di Gallipari, la fuoruscita di liquami dai pozzetti, aveva provocato una vibrata protesta degli abitanti della zona, costretti a stare chiusi in casa a causa dell’odore nauseabondo, e dalla presenza di zanzare.

Tratto da ilquotidianodellacalabria.it


Autore: Fausto

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