Inserita il 24/01/2010
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Il giovane resta in carcere, dove sarà sottoposto ad alcune cure mediche specialistiche
La tesi fornita al gip da Domenico Piroso, accusato di rapina aggravata
di TERESA ALOI
AVREBBE voluto riappropriarsi dell’amore di un padre. Avrebbe provato a ricostruire quel rapporto chiedendo, in una parola sola, di essere amato. Non voleva soldi, ma solo l’affetto di un genitore.
Per questo Domenico Piroso, di Badolato, ritenuto responsabile di rapina aggravata perpetrata ai danni del proprio padre Pasquale, la sera del 20 gennaio scorso, era andato da lui. Il ventottenne lo ha sottolineato ieri mattina, assistito dal suo avvocato di fiducia, Filomena Pedullà, al giudice per le indagini preliminari, Tiziana Macrì, nel corso dell’interrogatorio di garanzia durante il quale ha scelto di parlare, di raccontare la sua versione dei fatti.
A cominciare da quel rapporto mancato con il padre al quale aveva chiesto di non essere trattato male. Al quale chiedeva amore, quell’affetto che solo un genitore è in grado di dare incondizionatamente ad un figlio. Tuttavia, il gip, dopo aver convalidato l’arresto ha disposto la custodia cautelare in carcere sebbene il giovane dovrà essere sottoposto ad un programma di cura anche perché Domenico Piroso è stato già sottoposto ad alcuni trattamenti specialistici sia al Centro di salute mentale che al Sert.
Le manette attorno ai polsi di Domenico Piroso, erano scattate la notte tra martedì e mercoledì scorso. Erano stati i carabinieri della Stazione di Badolato al comando del luogotenente Pietro Antonio Quaresima insieme ai colleghi della Compagnia di Soverato al comando del capitano Emanuele Leuzzi, a ricostruire i fatti. Il giovane, dopo aver forzato il portone di casa del padre si era introdotto nella camera da letto, dove il genitore stava dormendo.
Un sonno bruscamente interrotto dall'irruzione del figlio che lo avrebbe minacciato con un coltello a serramanico intimandogli di consegnargli tutto il denaro che aveva. Una ricostruzione dei fatti completamente diversa dalla tesi dell’accusa che ha sostenuto come il giovane fosse andato lì per tentare di ricostruire il rapporto con il genitore, che quest’ultimo gli avrebbe dato i soldi per farlo andare via e che infine, si sarebbe ferito da solo.
Dunque, nessuna colluttazione, durante la quale, secondo i militari, il padre, nel tentativo di difendersi si sarebbe procurato lesioni da taglio alla mano sinistra. Poi, l’intervento immediato e le successive ricerche avviate dai carabinieri avevano consentito di rintracciare e di arrestare Domenico Piroso in un'abitazione di Badolato.
tratto da ilquotidianodellacalabria.it
Autore: Fausto
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