Inserita il 29/01/2010
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Badolato. Preoccupa la possibile piena del torrente Barone. Impraticabile il sottopasso
Ancora una volta è emergenza
di FRANCO LAGANA’
BADOLATO - Tutto il basso Ionio soveratese, da Guardavalle a Soverato, causa maltempo, è in ginocchio. Da 24 ore, i commi marini e collinari, sono flagellati da forti raffiche di vento, precipitazioni con grandine, mareggiate, strade allagate, statale 106 pericolosissima, caduta di cornicioni e tegole portate via dal vento. Ingenti anche i danni alle colture.
Ma i pericoli maggiori, e le preoccupazioni arrivano dalla piena di torrenti e fiumi. A Badolato, ancora una volta il torrente Barone, che attraversa il lungomare sotto ferrovia, ha bloccato circa 30 famiglie, e le strutture turistiche. La protesta è stata molto forte. Qualcuno non ha potuto raggiungere il posto di lavoro, i bambini hanno disertato la scuola, qualcuno non ha potuto fare la spesa.
«Ora siamo veramente stanchi - hanno dichiarato alcune mamme - a novembre e dicembre per la piena del torrente siamo rimasti bloccati per un giorno, soltanto l'intervento dei vigili del fuoco, e delle ruspe, hanno consentito il trasferimento dei cittadini che abitano nella zona. Abbiamo protestato, con la raccolta di firme, ci sono state delle riunioni in comune, con i tecnici della regione e della provincia, ma la situazione non è cambiata.
L'amministrazione comunale era intenzionata a costruire un ponte con un progetto presentato alla Regione, ma i tecnici della Provincia hanno evidenziato che la realizzazione non è possibile in quanto si va a modificare lo stato attuale del torrente».
La situazione è veramente drammatica, «in quanto - hanno aggiunto - non è più possibile utilizzare la strada alternativa sotto il ponte Gallipari che ci consentiva di raggiunge, la statale 106. La piena l'ha spazzato via nella notte. A questo punto chiederemo l'intervento del prefetto di Catanzaro, affinchè intervenga il Genio Civile, che in poche ore potrebbe costruire una passerella provvisoria. Nostro malgrado, per sbloccare questa situazione, saremo costretti ad attuare forme di lotte eclatanti.
Ripeto le famiglie sono esasperate. E se succede qualcosa di grave il 118 come potrà interviene? ».
Intanto ieri mattina sono entrate in funzione le ruspe per togliere il fango, tirare fuori dal torrente alcune macchine che si erano avventurate nell’ attraversare il fiume, e trasferire le persone. Preoccupazione si registra anche in località Monteranno dove 12 famiglie che vi abitano, avevano denunciato un anno fa i pericoli di una frana a ridosso delle abitazioni.
«Le piogge intense - dichiara la signora R. G. -ripropongono la pericolosità della collina. Le denunce non hanno sortito a nulla. Regione, Provincia, Protezione Civile, si rimbalzano le responsabilità. Dopo l'ultimo alluvione di fine anno che ha provocato un ulteriore smottamento della collina, con allegamenti di cantine, muri crollati, è intervenuta l’Amministrazio - ne comunale di Badolato, che ha incaricato un geologo per fare un sopralluogo, e per verificare se ci sono pericoli. Ma allora - si chiede con una punta di amarezza - La frana di Messina, non ha insegnato nulla? Forse si aspettano anche i morti di Badolato».
Tratto da ilquotidianodellacalabria.it
Autore: fausto
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