Inserita il 03/02/2010
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UNIVERSITA' DEI POPOLI - BADOLATO (Catanzaro)
Comunicato-stampa di
mercoledì 03 febbraio 2010 mattina
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Fresca di stampa la monumentale opera di Antonio Gesualdo
BADOLATO
(Catanzaro, Calabria, Italia): UNA STORIA LUNGA MILLE ANNI
"Storia di
Badolato dal 1080 al 2009"
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In Italia ci sono 8100 comuni e tra questi sono ancora troppo pochi
coloro i quali possono vantare una vera e propria "Storia" scritta,
cioè un'opera di memoria sociale degna di questo nome, condotta e
prodotta con severi criteri storici e scientifici. Ebbene, da oggi
Badolato (nella Calabria jonica della provincia di Catanzaro) è uno di
quei comuni che hanno il privilegio di poter contare su un resoconto
assai documentato della propria "Storia" lunga mille anni.
Infatti, lo
storico locale, ma di cultura e di fama internazionale, prof. Antonio
Gesualdo, giornalista nonché rettore dell'Università dei Popoli, ha
dato alle stampe, a proprie spese, il volume "Storia di Badolato dal
1080 al 2009" consistente in ben 696 pagine, graficamente fitte fitte
ed eleganti, corredate da 32 figure a colori e 77 figure in bianco e
nero, a tutta pagina. Stampato presso lo stabilimento litografico
Abramo di Caraffa di Catanzaro, tale monumentale opera è costata oltre
trenta anni di ricerche e stesure (12.210 fogli preparatori scritti a
mano e 4897 fogli scritti a macchina) al virtuosissimo Autore, il quale
ha usato ben 33.198 documenti di 23 archivi pubblici e privati ed ha
consultato 14 biblioteche in Calabria e a Napoli, nonché 24 riviste
specializzate e 1239 volumi a stampa. Uno sforzo esistenziale
straordinario (pure economico) che ha costretto Antonio Gesualdo, nato
il 4 gennaio 1936, ad un impegno redazionale davvero certosino e ad un
assai disciplinato e severo stile di vita senza cui una simile opera
non poteva essere portata a termine con perizia e successo.
Il volume,
fresco di stampa, è pregevole pure dal punto di vista editoriale poiché
è un'opera in-8 (cm 17,5 x 24,5), ben cucita, rilegata in tela con
titoli in oro e sovracoperta a colori raffigurante la congiura di
Tommaso Campanella contro gli Spagnoli. Stampata in appena trecento
copie, l'opera è disponibile unicamente presso lo stesso Autore in
Badolato Superiore ad un prezzo fin troppo contenuto rispetto al costo
affrontato concretamente e ai decenni di indefesso ed intenso lavoro.
Gli argomenti trattati si avvalgono di numerose note documentarie ed
esplicative ed iniziano con la fondazione ufficiale del borgo nel 1080,
sulle pendici occidentali del monte San Nicola delle cosiddette Serre
Calabre a tre chilometri dal mare, ad opera del duca normanno Roberto
il Guiscardo per motivi prettamente difensivi. Infatti, a tale
proposito, la riproduzione di un grande dipinto (2 metri per 1,60)
collocata alla pagina 146 (figura 16) presenta il borgo fortificato di
Badolato, completo delle sue poderose ed imponenti mura perimetrali
intatte, con al centro dell'abitato il castello turrito e la torre
civica campanaria di allerta, ancora nell'anno 1658, prima che una
serie di terremoti e di alluvioni ne devastassero il compatto impianto
urbano, uno dei più muniti ed inaccessibili del Sud Italia. Tale
figura, finora sconosciuta perché appartenente ad una collezione
privata, costituisce un vero e proprio "scoop" che, assieme a tante
altre figure e notizie del tutto inedite, rendono magnifica ed
inimitabile per chissà quanti decenni ancora questa magnifica opera di
Antonio Gesualdo, preziosissima pure per la stessa storia della
Calabria e in particolare per la storia dei paesi dell'esteso
comprensorio badolatese, sia rivierasco che montano.
Intanto, fra
qualche mese andrà in stampa in tre volumi, sempre presso Abramo, una
"Storia della Calabria" scritta dallo stesso prof. Antonio Gesualdo,
personaggio che vanta una interminabile lista di pubblicazioni e di
referenze socio-culturali e che resta un punto di riferimento per
studiosi, documentaristi e giornalisti provenienti da ogni parte del
mondo per meglio conoscere la Calabria e in particolare quella Badolato
che, già con un iter storico di tutto riguardo a livello mediterraneo,
sale spesso alla recente ribalta internazionale, come dal 1986 per la
vicenda del "paese in vendita" e dal 1997 per essere "paese di
accoglienza" per profughi di numerose nazionalità e sede del CIR
regionale (Consiglio Italiano per i Rifugiati).
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Redatto ed
inoltrato dal dr. Domenico Lanciano, promotore-responsabile,
pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Molise. tel. 320-
7982378 * 0865-722449 ufficio, 0865-79034 casa.
Autore: Fausto
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