Inserita il 07/07/2010
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Con la messa in sicurezza dell’infrastruttura cessano i divieti
Intervista al direttore dei lavori, Gianfranco Gregorace, della Salteg
«Il Porto Turistico "Bocche di Gallipari"di Badolato, è entrato a funzionareapieno regime. Invito il Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, chehatenuto asèl'assessoratoal Turismo, di venirlo a visitare, per rendersi conto dell'importanza che svolge, considerando che è l'unica struttura esistente tra Crotone e Roccella»
Ad affermarlo con soddisfazione è il direttore dei lavori Gianfranco Gregorace.
Il porto, da circa un anno, tra mareggiate e vicende giudiziarie, era rimastochiuso aidiportisti. Ingegnere possiamo parlare di riapertura ufficiale?
«Certamente, finalmente siamo riusciti a mettere in sicurezza la struttura portuale che aveva subito dei danneggiamenti per le mareggiate degli anni scorsi. Lavorando notte e giorno siamo riusciti a togliere la sabbia dall'imboccatura, abbiamo ricostruito porzioni di muri che erano crollati nei pressi del molo di sopraflutto, mettendo in sicurezza la struttura.
Mi consenta di ringraziare il Comune di Badolato, il sindaco Nicola Parretta, l'ufficio tecnico, l'Ufficio Circondariale Marittimodi Soverato, il capitano diVascello Fabio Serafino, comandante della Capitaneria di Soverato, che con grande competenza ha dato suggerimenti giusti e necessari per rimettere in sicurezza la struttura. Nei giorni scorsisono stati effettuati alcuni sopralluoghi che hanno portato alla revoca delle rispettive ordinanze di chiusura per ragioni di sicurezza, consentendo così la riapertura della struttura portuale».
Il porto necessita ancora di altri interventi?
«Ritengo di sì. Questa struttura portuale, può diventareunvero gioiello su tutto il territorio. Ma per decollare definitivamente, ha bisogno dell'attenzione degli enti regionali, abbiamo bisogno di aiuti economi. Da qui la necessità di avere supporti economici per rilanciarlo, per farlo diventare un volano turistico ed economico, non solo per Badolato e il comprensorio, ma anche a livello regionale».
Gregorace, ci accompagna nei pressi dell'imboccatura, dove sono al lavoro delle ruspe. «Stiamo migliorando l'imboccatura, che ha una profondità di oltre 3 metri, e una lunghezza di oltre 50 metri, Gli interventi sono stati rivolti in particolare alla rimozione della sabbia in eccesso cheimpediva l'ingressoel'uscita dal porto, mentre sono state sistemate tutte quella altre incombenze di natura pratica e di sicurezza. Con l'agibilità e la messa in sicurezza cessano così tutti i divieti, che tanti disagi avevano comportato non solo per i diportisti ma anche per i pescatori».
Nelporto èrimastainsabbiata una vecchia imbarcazione utilizzatanello sbarcodiimmigrati Curdi?
«Questa imbarcazione , che alcuni anni fa è stata utilizzata per lo sbarco di immigrati nel tratto di maretra S. Caterina -Badilato, doveva essere trainata nel porto di Crotone, ma subito dopo, su sollecitazione della Capitaneria diretta dal Comandante Maurizio Tipaldi, l'abbiamo ospitata nel porto. Ora dopo alcuni anni chiedo alla Procura della Repubblica e agli enti preposti per rimuoverla, portala in altri posti per distruggerla, per dare del porto un'altra immagine. Tutto questo per completare i lavori ed eliminare la sabbia»
La riaperturadella struttura,hatrovato i consensi dei pescatori, dei proprietari
di piccole e grandi imbarcazioni?
«Sì. Nel vedere il ritorno delle imbarcazioni circa 100, mi sono emozionato. Tengo anche precisare che i prezzi per gli ormeggi sono rimasti quelli del 2007, non è stato fatto neanche un centesimo di aumento. La Salteg, la società concessionaria del porto, ha compiuto uno sforzo enorme, e con un grande dispendio di risorse e uomini è riuscita in un solo mese a rimettere in sicurezza la struttura».
Intanto, nei giorni scorsi,Gregorace ha incontrato l'assessore regionale alle Attività Produttive, Antonio Caridi, con il quale ha avuto un colloquio nel quale ha spiegato le potenzialità della darsena.
Nel progetto originario, attorno al porto erano previste attività commerciali?
«Sì è vero, poi le note vicende giudiziarie, hanno bloccato la nascita diqueste attività.L'obiettivo della società è quello di far diventare il porto un punto di riferimento per lanautica territoriale e non solo, per farlo si rende necessario accrescere la dotazione dei servizi. Negli intenti della Società, "Le Bocche di Gallipari", deve puntare a creare attorno al porto, strutture economiche per far sì che il porto diventi anche un momento diaggregazione sociale per le famiglie che rimangono a terra. Puntiamo anche al completamento dei servizi di terra: tra questi,il capannonedi rimessaggio, la torre di controllo. Tutto questo sarà possibile se ci saranno interventi decisivi sulla viabilità».
Fl
Tratto da ilquotidianodellacalabria.it
Autore: f
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