E’ scontro sui debiti fuori bilancio

 

Inserita il 28/10/2004

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A colpi di manifesti è ripreso a Badolato lo scontro politico, tra la minoranza "Cinque stelle" e il "Movimento arcobaleno" che sostiene l'amministrazione comunale.
Nell'ultimo Consiglio comunale, il capo gruppo di minoranza Francesco Gallelli, e il vice sindaco Nicola Criniti avevano avuto uno scontro verbale relativo alle dichiarazioni dell'assessore al bilancio che aveva sostenuto che non c'erano debiti fuori bilancio.


Gallelli esprimeva soddisfazione accusando la maggioranza di aver impostato una campagna elettorale di basso profilo politico dicendo delle falsità sui debiti fuori bilancio.
Da parte sua, Criniti smentiva categoricamente le valutazioni trionfalistiche della minoranza, precisando che ci sono debiti per sette miliardi di vecchie lire, e che l'amministrazione, Cinque stelle, guidata da Mannello aveva portato il comune allo sfascio economico.



Il capo gruppo Gallelli, in quella sede aveva sollecitato la maggioranza a rispondere ad alcune interrogazioni, tra cui anche quella relativa alla ricognizione della situazione debitoria del comune, relativa ai debiti fuori bilancio. Nei giorni scorsi, il capo gruppo di minoranza, ha ricevuto la risposta alle sue interrogazioni, tramite tre distinte lettere.

La prima con dichiarazione del revisore dei Conti, Silvano Chiaravalloti, che affermava che non esistono debiti fuori bilancio, la seconda, in cui l'assessore al bilancio precisava che era stato rispettato il progetto finanziario e tutti gli equilibri stabiliti in bilancio, e che non si evidenziava disavanzo di amministrazione o di gestione, che non risultavano debiti fuori bilancio come da segnalazione dei responsabili dei servizi.


La terza lettera, infine, ribadiva il contenuto delle dichiarazioni del revisore dei conti e del responsabile dei servizi, con alcune precisazioni dello stesso assessore al bilancio.«Se invece per ricognizione debiti prodotti dall'amministrazione, Cinque stelle, precisava l'assessore, si intende impropriamente pendenze economiche con terzi formalmente impegnate e/o liquidate con relativi mandati di pagamento,la sottoscritta, essendo in carica assessorile da pochissimi mesi, ovviamente non è nelle condizioni per fornire una risposta esaustiva in quanto, per rispondere in modo certo ed incontrovertibile, occorre valutare approfonditamente la genesi di tutti gli impegni e/o mandati emessi dall'ufficio di ragioneria dall'anno 1997 in poi». Il capo gruppo di minoranza, Francesco Gallelli, ha cosi commentato le risposte alle sue interrogazioni:«La minoranza Cinque stelle, nel dichiararsi soddisfatta delle risposte, che avvalorano le nostre tesi, non ha voluto fare nessun commento ne proclami di vittoria, ma si è limitata soltanto di pubblicizzare le tre lettere per farle conoscere ai cittadini di Badolato, perché si sappia la verità sui debiti fuori bilancio». C'è da dire che la minoranza in modo ironico ha dato alle lettere il titolo: “Miracolo ! ! !“. Il Comune non è in dissesto finanziario".


Immediata, è arrivata la risposta del Movimento Arcobaleno, che con un altro volantino dal titolo "Le bugie hanno le gambe corte" fa chiarezza con una dettagliata cronistoria dei debiti fuori bilancio.
«Nel 2002, si legge nel volantino, il comune ha scoperto di avere oltre 7 miliardi di debiti per maggiori oneri di esproprio. Questi soldi, in realtà, erano stati consapevolmente (altrimenti bisogna parlare di incapacità) nascosti per cinque anni:tutti i bilanci Cinque stelle, dal 1997 al 2001, erano falsi».


Il documento del movimento, evidenzia anche che necessitava un megaprestito con la cassa depositi e prestiti di 7 miliardi di vecchie lire, e con la gestione commissariale arrivò.
«In questo modo, si legge ancora, si evitò l'azione dei creditori e si riconobbero i debiti».


Nel volantino si puntualizza anche che il bilancio di cui fa riferimento la minoranza riguarda il 2004 che risulta essere a posto come quello del 2003. Si chiarisce anche che il comune deve restituire in venti anni, Cinque milioni di euro, pari a 10 miliardi di vecchie lire a causa degli interessi di cassa.

Nel volantino si ricorda anche che sulla vicenda ci fu un intervento pesantissimo del procuratore generale della Corte dei Conti dell'epoca,Nicola Leone. Il documento si conclude evidenziando i danni per i cittadini, costretti a pagare tasse comunali a livelli mostruosi.«Ufficialmente questo comune,sostiene il movimento arcobaleno, non è in dissesto.Ufficialmente non esiste un nuovo piano di risanamento.

Ma di fatto lo siamo se dobbiamo pagare le tasse al massimo, e non possiamo contrarre nemmeno un mutuo. E tutto grazie a chi oggi affigge manifesti per prendere in giro la cittadinanza».


Tratto da Il Quotidiano


Autore: Fausto

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