Pubblicata in data : 9/5/2005
La serenata in dialetto
Palāzzu chi de perli si' fabbricātu si' ntonacātu de cristāllu finu; li porti e li finčstri su' brillānti, li ciaramėdi stelli matutini. Hroch'intru siti vui torcia ahrumāta chi dati risblendōri alli vicėni. E mbiati vui vicėni tutti quanti chi ntornu avėti 'sa nova bandčra: aviti a Roma chi vi sta' davānti, lu Paradisu cu la Matalčna. Amalo bella, amalo e non tremare ché il tuo fedele sposo per sempre tuo sarā. Amalo bella, stringilo forte al cuore ché il tuo fedele sposo per sempre tuo sarā.
La serenata in Italiano
Palazzo che sei costruito con perle, sei intonacato con prezioso cristallo; le porte e le finestre sono dei brillanti, le tegole stelle mattutine. Dentro abitate voi, torcia accesa, che date lustro ai vicini. E beati voi, vicini tutti, che avete intorno codesto nuovo vessillo: avete Roma che vi sta davanti, il Paradiso con la Maddalena. Amalo bella, amalo e non tremare ché il tuo fedele sposo per sempre tuo sarā. Amalo bella, stringilo forte al cuore ché il tuo fedele sposo per sempre tuo sarā. (Gli ultimi quattro versi venivano spesso aggiunti, in numerosi canti, a mo' di chiusura.)
Etichetta discografica "Namus" in collaborazione con La Radice
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