Pubblicata in data : 22/11/2004
Il 14 marzo rientra all'Avana, accolto dai massimi dirigenti. E' l'ultima volta che compare in pubblico. Nel periodo della "scomparsa" si reca come consulente militare in Congo e in Tanzania. A Cuba prepara la spedizione boliviana.
1966 - Ai primi di novembre compare in Bolivia, sotto falso nome e sembianze irriconoscibili. Raggiunge la zona di operazioni della guerriglia e comincia a tenere un diario.
1967 - Il 17 aprile viene reso pubblico il testo del "Messaggio alla Tricontinentale". Le agenzie di stampa cominciano a parlare della presenza del Che in Bolivia. Il 7 giugno il governo boliviano di Barrientos dichiara lo stadio di assedio. Il 24 giugno viene repressa nel sangue la rivolta dei minatori di Catavi e Huanuni. La guerriglia riporta qualche successo militare. Ma si divide in due gruppi che non riusciranno più a ricongiungersi. Il 31 agosto, a Vado del Yeso, viene distrutto il gruppo di Joaquin, di cui fa parte anche "Tania la guerrigliera".
Il 26 settembre, nella zona di Valle Grande, il gruppo del Che cade in un'imboscata.
L'8 ottobre, alla Quebrada del Yuro, il gruppo è accerchiato e il Che, ferito alle gambe viene catturato. Trasferito nella scuola del villaggio di Higueras, viene interrogato e poi lasciato per una notte senza cure.
Al mattino del 9 ottobre viene ucciso con un colpo di pistola, per decisione ufficiale del governo. Il suo cadavere viene trasportato in elicottero a Valle Grande e successivamente sepolto in un luogo segreto nei pressi di quella stessa città. Il mondo incredulo, attende la conferma della morte, che viene data da Fidel Castro, il 15 ottobre.
Autore Fausto
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