Inserita il 08/04/2006
News
Appello ai giovani a diventare parte attiva nei dibattiti per la
crescita della società
Le priorità del Comitato Gennaio 2006
I giovani del Comitato Gennaio 2006 hanno deciso di implementare via Web le adesioni al loro movimento e, attraverso una lettera, rivolta a tutti i giovani calabresi "vicini e lontani", chiedono loro di essere protagonisti nelle lotte per la risoluzione delle problematiche che affliggono il territorio calabrese.
Come si ricorderà, il comitato in questione è nato lo scorso gennaio, quando i giovani badolatesi, fuori Regione per motivi di studio o di lavoro, tornati per le vacanze natalizie, rganizzarono insieme ai ragazzi della Consulta giovanile Ulixes una manifestazione di protesta sulla statale 106 per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla pericolosità dell'arteria.
Nel corso della protesta, i ragazzi mostrarono il loro sostegno a Franco Nisticò, che da anni si batte per la messa in sicurezza della E90, e criticarono fortemente l'apatia e la mancanza di partecipazione della popolazione. «Il 3 gennaio di quest'anno, -scrivono i giovani del comitato- constatato lo stato sempre più grave di totale abbandono non solo infrastrutturale, ma anche e soprattutto sociale e culturale del nostro comprensorio del basso jonio, di Badolato in particolare, abbiamo fatto appello alla nostra coscienza organizzando una marcia libera, una manifestazione di sostegno alla lotta di Franco Nisticò per la S.S. 106».
«Proprio in quei giorni -spiegano i ragazzi- la famosa strada
della morte mieteva ancora vittime e l'impegno di Nisticò ci sembrava sempre più senza sostegno e appoggio da parte della cittadinanza o delle istituzioni, che lo avevano isolato e reso ormai un predicatore nel deserto da diverso tempo, predicatore contro le istituzioni sempre più sorde e cieche. Per noi, invece, divenne il pretesto per voler dire a tutti che noi, pur vivendo lontano, ci siamo, siamo presenti».
Nel prosieguo, i componenti del Comitato ribadiscono l'importanza che i giovani siano in prima fila nella lotta per lo sviluppo e il benessere del territorio in cui vivono. «Se non siamo noi stessi -si legge nel documento- a lottare per il nostro progresso socioeconomico, se non ci facciamo quanto meno sentire, se non addirittura rispettare, come fanno in altre parti d'Italia, chi volete che si occupi di portare avanti questa zona della Calabria ormai ultima in Europa? Siamo la soletta o sottoscarpa dello stivale d'Italia in tutti i sensi ormai!!».
Ma chi sono i Giovani del Comitato Gennaio 2006? Lo spiegano loro stessi nella lettera, annunciando anche gli obiettivi del Comitato. «Siamo innanzitutto -affermano i giovani- liberi e puliti e non abbiamo colore politico. Potremmo anche darci un nome e anzi chi vuole può proporlo.
Siamo i "Ragazzi di Calabria" o i pacifici "Nuovi Briganti". Siamo in sostanza il nostro stesso futuro e vogliamo costituire la coscienza sociale che le istituzioni e i politici dovranno sempre più ascoltare perchè sempre più ci faremo sentire pacificamente. Vogliamo essere stimolo o meglio pungolo per i nostri amministratori.
Vogliamo comunicare come fanno i giovani facendo tam-tam con e-mail e sms per raccogliere adesioni e spargere il nostro grido di protesta, raccogliendoci in gruppo e costituendo quindi una forza, preparandoci ad essere una base sociale che richiama l'attenzione sui problemi del nostro comprensorio, quei problemi, tanti e di diversa natura, che soffocano ogni sviluppo.
Vogliamo coordinarci meglio -aggiungono- e definire insieme le prossime azioni di protesta pacifica per contribuire a sollevare dal dimenticatoio la nostra Calabria. Vogliamo reclutare
tutte le coscienze che hanno a cuore lo sviluppo di Badolato e andare oltre coinvolgendo tutti i paesi vicini». Il comunicato si conclude con l'invito ad aderire al Comitato attraverso il sito
www.galluccifausto.it/cgbulixes/giovani2006.
Sara Dominijanni,
Il Domani, giovedì 6 aprile 2006
Autore: Fausto
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