L'amministrazione comunale di Badolato sta vivendo una situazione politica amministrativa alquanto delicata. Il gruppo consiliare Cinquestelle non esiste più, ha cambiato nome ma continua a denunciare, promuovendo anche dibattiti pubblici, il fallimento politico del vostro progetto e della lista civica “Arcobaleno”. Vi accusano di incompetenza politica, di una mancata programmazione amministrativa, di inadempienze verso i diritti dei cittadini. Quali le vostre risposte in merito a tutto ciò?
La situazione è delicata ma certo non per l’azione dirompente della minoranza. Semmai lo è perché amministriamo dal primo giorno una situazione d’emergenza strutturale, che non dipende da chi governa ma dallo stato delle cose che abbiamo trovato nel Municipio.
Secondariamente questa minoranza è la prima volta che fa un’assemblea pubblica in due anni. E non capisco le loro accuse ed i loro toni astiosi: posso solo far presente che l’unica volta che li abbiamo sfidati ad un dibattito pubblico in consiglio comunale aperto fatto nella scuola media di Badolato Marina neppure si presentarono.
Quindi spero che oltre al nome abbiano cambiato pure la sostanza. Quanto al merito se le osservazioni fossero venute da chi non aveva mai amministrato in questo Comune le avrei comprese. Ma se vengono dalle stesse persone che lo hanno gestito lasciandocelo in consegna in questi anni il discorso cambia e pesantemente. Badolato al termine della loro gestione si è ritrovato letteralmente a pezzi, con mezzo milione di euro di debiti l’anno da pagare, il Comune ha falsificato tutti i bilanci durante la loro gestione, non sono mai state pagate le quote della depurazione per un ammontare di 400.000 euro, siamo sommersi da spese legali risalenti agli anni scorsi, non è mai stato quantificato il valore della zona industriale e siamo ancora alle prese con cause milionarie che rischiano di affossare il Comune.
Il loro ultimo atto è stata l’accensione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per un ammontare di 10 miliardi delle vecchie lire: servivano per pagare i maggiori oneri di esproprio dei bilanci falsificati che loro approvavano e di cui si è “saputo” con sei anni di ritardo. La cattiva amministrazione pubblica c’è già stata: qualche anno fa, non oggi.
Il gruppo “Badolato Sviluppo” - composto dai consiglieri Leuzzi, Carnara, Lanciano; fino a pochi mesi fa parte integrante della vostra maggioranza - pare sia pronto ad aggregarsi al gruppo consiliare di minoranza ed a dar vita ad un “nuovo soggetto di governo” del paese, alternativo a quello dell'Arcobaleno. Quali i vostri pensieri politici ed amministrativi in merito?
Questo gruppo “Badolato Sviluppo” il giorno successivo all’assemblea in questione durante il consiglio comunale sul bilancio (il consiglio più qualificante per una forza politica locale) ha votato in tutti i punti in esame in modo sempre difforme da Cinque Stelle o ex tale. Non mi sembra il miglior inizio per un’alleanza che francamente non mi pare esistere
Lunedì pomeriggio, per l’appunto, si è tenuto un consiglio comunale per approvare il bilancio di previsione dell'anno 2006 ed il piano delle opere pubbliche. Vuole offrirci chiaramente un'idea su quelli che sono i progetti attuali dell'Amministrazione comunale e quali, anche, le prospettive di un paese ormai in una situazione poco florida dal punto di vista economico...?
La situazione del bilancio ci vede molto impegnati soprattutto sul fronte del risanamento dei Conti Pubblici della nostra realtà. Sulle opere pubbliche l’Ass. Mimmo Bressi ha esposto il nostro programma e credo sia stato molto efficace, tanto che la minoranza sui progetti esposti non ha avuto assolutamente nulla di ridire e la cosa mi ha sorpreso visti i toni dell’assemblea di solo il giorno prima.
Peraltro a Badolato è in costruzione il sottopasso ferroviario che trasformerà completamente la geografia e la vivibilità de nostro paese. La messa in sicurezza del torrente Barone, per cui ringraziamo il vice prefetto Sebastiano Cento, è un’opera che sta procedendo nei tempi previsti e la sua progettazione non solo risolverà il problema della sicurezza dell’intera area ma finirà col migliorarne tantissimo l’estetica urbana.
A breve cominceranno i lavori del nuovo lungomare che recupererà al paese un’area che ha creato non pochi problemi di gestione specie riguardo la manutenzione del verde ed il degrado dell’area presa di mira dai vandali e poco frequentata dai badolatesi. Nascerà una sorta di villetta comunale e con la chiusura del passaggio a livello si creerà una nuova vivibilità in una zona nevralgica del paese. A Badolato Superiore verranno rifatte tutte le principali piazzette del nostro paese, da San Domenico a Santa Barbara, da Piazza Santa Maria a San Nicola mentre verrà riqualificato il vecchio carcere in marina che al momento ospita la sede della CRI.
Siamo al lavoro con gli enti preposti sul progetto di raddoppio della SS 106 nei ponti d’entrata ed uscita da Badolato, Vodà e Gallipari. Abbiamo approntato un piano di risparmio energetico su scala comunale ed avanzato varie richieste di finanziamento alcune delle quali interessanti per la messa in sicurezza di alcuni tratti della 106 specificatamente all’ interno del nostro abitato. E questa sarebbe un’amministrazione incapace e priva di programmazione? E questo lo dice l’ex vice sindaco Gallelli? Guarda, in questi giorni si è finalmente sbloccata la pratica del Centro polifunzionale.
Una vicenda incredibile: una struttura inaugurata a pasticcini e pizzette in cui si sono permesse varie manifestazioni. La cosa gravissima è che quella struttura, aperta al pubblico, non era neppure stata collaudata! Con tanti problemi a seguire con tecnici ed imprese. Troppo facile farsi belli con tagli di nastri vari di opere incompiute e pericolosissime per la sicurezza pubblica. Pensi che il Comune non aveva neppure provveduto all’esproprio della strada di accesso alla struttura: incredibile. Credo servirebbe più pacatezza quando si lanciano accuse come quelle dell’amico Francesco Gallelli.
Sono ormai note a tutti le questioni badolatesi legate all'Ambiente ed alla cura del Verde pubblico. Come avete pensato di risolvere l'annoso problema? Quali sono i rimedi e le soluzioni per il futuro?
A Badolato i primi interventi sono stati fatti a metà marzo e sono terminati in prossimità di elezioni e feste pasquali. Quindi non eravamo allo sbando o privi di programmazione. Semmai l’opposto. I problemi sono sorti quando la società con cui si era chiuso l’accordo per la falciatura non ha più proseguito per la mancata intesa col nostro Comune su altri contratti, troppo onerosi per il nostro Ente.
Lì ci siamo trovati male con la fortissima ondata di caldo di fine maggio seguita alle piogge delle settimane precedenti. Tuttavia come si è subito detto, preavvisando responsabilmente la popolazione, con ben due distinti comunicati, il paese sarebbe stato pulito nelle settimane successive. Lo scalpore mi è parso un pò forzato visto che tutto poi si è risolto in pochi giorni.
Basta guardare il paese oggi. Se non si è potuto intervenire prima e puntualmente è per i noti problemi finanziari del Comune. Per il verde pubblico a Badolato servirebbe il triplo delle risorse attualmente esistenti nei nostri bilanci. Coi soldi a disposizione se da maggio in avanti cercassimo di intervenire con puntualità, mettiamo ogni 20 giorni, rischieremmo di ritrovarci in estate, la stagione più calda, difficile ed affollata senza fondi in questo settore. Il risultato è stato semplice ed obbligato: abbiamo dovuto dilazionare gli interventi spostandoli di qualche settimana. Ma ora l’aspetto del paese è molto migliorato, come d’altronde avevamo previsto nelle nostre comunicazioni.
Nell’assemblea dei nostri avversari si è continuato su questa falsariga nonostante il paese fosse in quegli stessi momenti molto più gradevole…ma ormai l’assemblea l’avevano convocata e dovevano pur parlar male di qualcosa…ma la catastrofe ambientale di cui tanto si è parlato non è ancora arrivata! A me pare che il gran chiasso fatto per colpire l’amministrazione o l’assessore all’ambiente abbia fatto molto molto male all’immagine del paese che poi in realtà si trova nelle stesse situazioni e difficoltà di tutti i paesi vicini. Certo a Badolato l’area verde è molto più estesa.
Aree come il nuovo lungomare o il Montemanna solo fino a pochi anni fa neppure esistevano e sono enormi. Abbiamo riattivato mezzi comunali in disuso e mai utilizzati, fatto varie piccole gare per le aree più vaste, operato degli spostamenti tra gli stessi addetti del Comune potenziando il servizio di cura e manutenzione dei parchi (cosa rara a Badolato) limitando al massimo le spese.
Ma questo non ci mette al riparo dal prosciugamento delle risorse. Infine un’annotazione: la lotta che ho subìto sull’ambiente, al di là di certe pochezze, ha il grave demerito di ridurre l’ambiente ad un problema specifico. L’ambiente non è solo il verde ed il verde vuole anche dire cura di esso, non solo decespugliamento, e parlando d’ambiente mi piacerebbe si parlasse anche di altro.
Le varie lottizzazioni che stiamo approvando segnalano aree verdi con standard di are verdi ben superiori alla legge. Siamo nel bando regionale per la promozione della differenziata su cui stiamo investendo dal punto di vista politico in modo ambizioso. A breve credo potremo far parlare di Badolato per questioni del genere e con accenti più che positivi. In più siamo nei più importanti progetti regionali per la bonifica di alcuni corsi d’acqua nel nostro territorio.
Badolato è uno dei borghi più belli della Calabria, candidato anche a diventare patrimonio dell'Unesco e dell'Onu. Un paese con una grande vocazione turistica, esempio di solidarietà ed ospitalità da decenni. Non pensa sia giunto il momento di investire in una seria politica di promozione turistica e culturale dell'intero territorio badolatese e di tutte le sue antiche tradizioni culturali?Come e con quali strumenti?
La domanda ha una risposta obbligata. Non è il settore di mia pertinenza ma credo che dovremmo sfruttare la vicinanza di posti come Stilo, Gerace, Squillace ed entrare in quel circuito di turismo culturale che può anche sfruttare la vicinanza di località come Soverato, fino a divenirne l’approdo storico culturale più vicino e consigliato.
Da parte nostra abbiano inserito Badolato Superiore in tutti i progetti di promozione che abbiamo avuto modo di conoscere con diverse relazioni e future pubblicazioni riguardanti i borghi più belli d’Italia. Spero poi si trovino le risorse per investire di più in sicurezza e qualità della vita. Sul patrimonio storico architettonico credo poi si debba riavviare un discorso serio con le autorità religiose per l’apertura e la valorizzazione delle nostre chiese.
Potrebbe essere una seria chiave di volta nel recupero di Badolato. Infine, come già detto, tutte le piazzette di Badolato Superiore verranno riqualificate. Le mura esterne del paese sono andate incontro da un processo di pulizia e decespugliamento che le farà tornare a giorni ad uno stato che i badolatesi non ricordavano da anni.
Con l’aiuto di altre associazioni si sosterranno le iniziative volte a promuovere l’immagine di Badolato Superiore, e l’assessore al Turismo oltre a puntare su diversi finanziamenti esterni è al lavoro con vari Enti per il recupero di alcuni immobili del paese ed il loro riutilizzo. Si sono accumulati tanti ritardi che certo non si recuperano in un paio d’anni, ma credo che l’impegno di questi mesi porterà buoni frutti a breve.
Il tessuto sociale badolatese è forte e solido, ben radicato sul territorio con grandi risorse umane ed intellettuali. Diverse le associazioni culturali e sportive che si impegnano per promuovere in tutti i sensi Badolato e la sua comunità; come pensate di incentivare queste grosse realtà associative operanti sul territorio locale da anni?
A dire il vero ho già segnalato durante l’ultimo consiglio il fatto che il paese sia tutto fuorché in degrado socio economico vista la grande presenza associazionistica che ben pochi Comuni della zona posso realmente vantare.
Stiamo cercando di rastrellare risorse proprio per le spese sociali che riteniamo più importanti e che possano favorire quel processo di crescita di una collettività. Certo che pagare annualmente un miliardo di vecchie lire pesa: sarebbe bastato avere anche solo un ventesimo di quella cifra…Eviteremmo di ricordarlo per concentrarci sul presente, ma se veniamo attaccati perchè non finanziamo questo e quello allora la precisazione ce la tirano di bocca.
Murales selvaggi, lampioni rotti, panchine rubate, alberi massacrati, ecc... Sono diversi i casi di vandalismo ed incuria civile che si registrano nei parchi e negli spazi pubblici di Badolato: dall' isola pedonale del lungomare al parco in via Aldo Moro, dalle piazzette alle strutture comunali come il Polifunzionale. Non crede sia giunto il momento di invertire la rotta puntando anche e soprattutto ad un risveglio delle coscienze ... ed alla “formazione” di una nuova mentalità culturale? Ed in che modo pensa che tutto ciò sia realizzabile?
Il controllo del territorio non è semplice ed anch’esso presenta dei costi. Ma sono allo studio alcune soluzioni che ritengo importanti Stiamo valutando come migliorare il servizio di vigilanza anche facendo leva sul contributo di volontari sul modello già adottato in alcune città.
Credo che la Consulta Giovanile potrebbe svolgere un bel servizio per la comunità sotto tale aspetto. Poi so che Badolato è composto al 99% da persone civilissime che provano disgusto per il degrado ed il vandalismo che colpiscono vari punti del paese.
La lotta all’illecito diffuso, posti più gradevoli ed accoglienti, sicuramente meglio controllati dovranno essere le soluzioni a determinate problematiche. Luoghi come il Centro Polifunzionale verranno affidati alla nostra compagnia teatrale e questo dovrebbe favorirne il recupero ed il controllo. Speriamo che il recupero e la riqualificazione delle piccole aree verdi, parchi ed aiuole contribuisca ad un maggior rispetto per i luoghi da parte dei pochi ottusi di questa comunità. Diversamente i controlli e le sanzioni, se riusciremo a mettere in piedi un miglior controllo del territorio, dovranno essere esemplari
Nel mese di marzo al Comune di Badolato si è insediata la commissione d'accesso antimafia. Continuano le verifiche e gli interrogatori. Voi stessi foste tra i primi a sollecitare un intervento chiarificatorio e definitivo sulla questione da parte dello Stato. Fra un paio di settimane verremo a conoscenza del resoconto del lavoro svolto dalla commissione stessa. La sua maggioranza come si pone, ora, di fronte a tutto ciò?
Le verifiche è bene si facciano, gli interrogatori stanno riguardando gli impiegati del Comune. Ma non mi risulta che il lavoro della commissione venga reso noto così a breve. La procedura è un po’ più complessa e lunga, credo passerà l’estate, ma prima escono i risultati e meglio è per tutti. Dopo le lotte degli anni scorsi contro la mafia una certa amarezza c’è, ma chi ha la coscienza a posto aspetta con fiducia.
Non riesco a vedere le infiltrazioni mafiose al Comune sinceramente. Ma è giusto che questo venga attestato da chi di dovere. Il clima era diventato irrespirabile specie dopo la questione portuale. E poi troppi anonimi in giro. Arrivata la Commissione sono spariti come d’incanto.
L'estate è ormai alle porte, tempi stretti e risorse limitate, come e cosa pensate di organizzare per la stagione estiva 2006? Quali gli eventi e le manifestazioni culturali in cantiere?
L’amministrazione metterà in moto alcune iniziative nonostante l’esiguità delle risorse. Avevamo cercato una programmazione meglio coordinata tra le tante associazioni ma il tentativo per ora non è andato in porto. Sono convinto che l’ass. al Turismo stia facendo del suo meglio tra risorse scarse e problemi vari. Al di là dei grossi eventi, comunque, sarebbe importante tornare ad un clima diverso, come si poteva respirare in paese fino a qualche anno fa.
Da noi l’estate era sinonimo di vero divertimento, di aggregazione e svago. Il nostro miglior successo sarebbe quello di riavvicinarci a quella situazione passata, più ancora di costosi eventi diversivi. Cerchiamo di offrire servizi con un minimo di qualità, cosa per nulla scontata da anni qui, e già credo avremo fatto un bel servizio alla nostra comunità.
Autore : Redazione
Ultimo aggiornamento di questa pagina : 13/9/2006
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