5 GENNAIO 2005. I giovani di Sardara assistono alla prima manifestazione pensata e realizzata da noi giovani stessi con l’aiuto dei grandi: è la prima edizione del “Flusso del suono - Musica sardarese in pisthaift”.
6 E 7 OTTOBRE 2005. I ragazzi sardaresi con un’età compresa tra i 14 e i 25 anni sono chiamati a scegliere, tra 14 candidati, i ragazzi più adatti a rappresentarli.
8 OTTOBRE 2005. Nasce la prima Consulta Giovanile del paese. Quello del 5 gennaio è stato un vero e proprio messaggio che noi ragazzi abbiamo voluto inviare, con l’obiettivo preciso di smentire la demotivazione, la pigrizia e soprattutto la mancanza d’interesse per il nostro paese che un po’ troppo spesso ci viene affibbiata. Questo messaggio è stato ricevuto in particolare dall’assessore ai servizi sociali Roberto Corona., che a distanza di pochi mesi ha pensato bene di favorire l’insediamento della prima consulta giovanile a Sardara.
Dopo l’approvazione dello Statuto da parte del Consiglio Comunale, la neonata consulta coordinata dalla pedagogista Lucia Mula, si suddivide in Assemblea, alla quale possono partecipare tutti i giovani iscritti tra i 14 e i 25 anni, e il Direttivo. Il direttivo prevede a sua volta, oltre alle cariche “classiche” di presidente e vicepresidente, segretario e vice-segretario, le cosiddette “aree tematiche”, dei settori sui quali intervenire, che sono: Ambiente e Territorio, Solidarietà, Arte e Cultura, Formazione lavoro, Musica, Teatro, Sport.
Per quanto riguarda le iniziative, in ricorrenza delle festività natalizie la consulta giovanile ha organizzato la prima edizione di “AIUTACI AD AIUTARE” che ha trovato un grandissimo consenso tra la popolazione: per tre giorni i componenti sono scesi nelle piazze di Sardara per raccogliere vestiario, giochi e beni di prima necessità da donare alle organizzazioni umanitarie della zona.
La neonata consulta non poteva mancare all’ormai consueto (o almeno così si spera che diventi) appuntamento del 5 gennaio, che ha visto il secondo atto della rassegna musicale “Il flusso del suono”.
Il 27 gennaio, in ricorrenza della “Giornata della Memoria”, la Consulta ha (doverosamente) portato avanti “Ricordiamo la Shoah”, una manifestazione in ricordo delle vittime dell’Olocausto nazista.
Al momento, in vista del concerto del 1°maggio a Roma, la consulta è impegnata nell’organizzazione di un viaggio dalla durata di cinque giorni nella capitale. La fantasia e le iniziative di certo non mancano e la Consulta sta valutando la proposta di un convegno su disagio giovanile tenuto da alcuni personaggi noti a noi giovani, in corrispondenza ad un eventuale meeting con altre consulte della penisola, tra le quali l’Ulixes di Badolato.
SARDARA
Situata nel mezzo tra Cagliari e Oristano, è proprio alla sua posizione strategica che Sardara (4350 abitanti) deve la sua ricchissima storia. Noto a livello regionale, il museo di Sardara offre un grandissimo numero di reperti dell’età pre-nuragica, nuragica e medioevale, rinvenuti prevalentemente durante gli scavi nell’antichissimo tempio a pozzo nuragico di Santa Anastasìa (su cui secoli dopo è stato costruita l’omonima chiesa bizantina) e nel castello medioevale di Monreale, dimora fino al 1420 di Eleonora d’Arborea.
Sardara ha un notevole afflusso di turisti, attratti in particolare dalle sue terme romane (II-I secolo a.C.) e dalla festa patronale della chiesa di Santa Maria Acquas (la Vergine delle acque), che nei tre giorni di festa di settembre accoglie migliaia di pellegrini.
La presenza di spazi verdi e La bellezza del centro storico e dei suoi monumenti (in particolare le chiese), ha fatto guadagnare al comune di Sardara la cosiddetta “Bandiera arancione”, un importante premio di riconoscimento a livello nazionale per la ricchezza e la bellezza dei paesaggi e del territorio sardarese. Va inoltre ricordato che proprio a Sardara è stato istituito il primo consiglio comunale dei bambini e dei ragazzi della Sardegna.
Autore : Redazione
Ultimo aggiornamento di questa pagina : 13/9/2006
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