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.: Perché continuare a credere nei Giovani …!?!

 

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“Buongiorno, è l’ufficio di Vice Presidenza della provincia di Catanzaro siamo interessati a voi”. “Salve, noi del Comune di Isola Capo Rizzuto, vorremmo aderire al vostro comitato”. “Vi aspetto in Regione per lavorare alle modifiche della legge Regionale n° 2 del 2000 o ad una nuova legge con il vostro aiuto, il mio e di tutti coloro i quali sono interessati ai giovani sia nella maggioranza che nell’opposizione (On. Roberto Occhiuto Vice Presidente del Consiglio della Regione Calabria)”.


Questi sono alcuni degli esempi, strani diremmo, che si possono fare in merito al Comitato Giovanile Regionale della Calabria (CGR), nato da una iniziativa promossa da un gruppo di giovani calabresi che in breve tempo oltre ad aver ricevuto un crescendo di adesioni ha creato un sistema inversamente proporzionale rispetto a quello preesistente nel rapporto giovani-politica. Personalmente, essendo fondatori di questo esempio invidiabile, siamo più che sorpresi; il politico che ci chiama sul telefonino e ci dice che è interessato al progetto, l’Onorevole che anche in un periodo di stasi elettorale si dice pronto senza promesse e senza compromessi a mettersi a lavorare con NOI e tanti altri giovani per il futuro della classe giovanile calabrese. Beh.. con cautela sì, ma come non essere fieri di quello che si sta facendo…

Nel mese di novembre il CGR Calabria ha messo in mostra nella vetrina cosentina della Fiera del Terzo Settore, “Civitas Med 2006”, il meglio di se. A parte l’ampia partecipazione di politici, si è cercato, riuscendoci, nell’arduo compito di parlare di giovani, delle loro esigenze e del legame che esiste tra il tema giovanile e la Comunità europea, Ente attentissimo alle tematiche di politica giovanile; si è cercato, con un risultato eccezionale di far convergere a Cosenza giovani da tutta la Calabria, da tutte le province, da un estremità all’altra, da un mare all’altro passando quindi da i giovani delle associazioni di Castrovillari a quelli di Locri e Siderno da quelli di Lamezia e Cosenza a quelli di Guardavalle, Badolato e Soverato; dall’onorevole Occhiuto Vice Presidente della Regione ai vari assessori Provinciali e Comunali con deleghe alle Politiche Giovanili.

Insomma che dire, un dibattito costruttivo supportato dall’esperienza tecnica ed informativa delle Rete Europe Direct di Gioiosa Ionica, che con molto tempismo non ha perso un attimo nel decidere se accettare l’invito. L’appuntamento è stato utile per far capire come spesso le opportunità non vengano recepite dai giovani, mettendo a nudo tanti problemi, specie l’inesistenza di una rete di collegamento tra questi, mancando la quale ne risente l’informazione, fatta di comunicazioni che sulla carta esistono ma nella pratica attuale vengono ignorate, facendo si che il limbo più estremo tra questi, ovvero quello della disinformazione, sia destinato ai giovani.
Le cose sembrano cambiare, si respira aria di primavera in ogni tempo, i giovani fanno chilometri, attraversano la regione per riunirsi e discutere su come agire, cosa fare, come essere supportati e a questo punto non è un caso il fatto di essere contattato da un giovane, da un coetaneo e sentirsi dire … “sai qua a Lamezia siamo con Voi, ci date una mano, venite a fare una conferenza qua, a parlare col Sindaco Speranza che è colui che ha la delega alle Politiche Giovanili?”; non è nemmeno casuale se il segretario del ministro alle Politiche Giovanili On. Giovanna Melandri ci contatti per chiederci un “report” dettagliato di tutto ciò che stiamo facendo e allo stesso tempo chieda di parlare con qualcuno di noi durante la sua visita a Locri (di giorno 11 dicembre).
No!, non può essere solo un caso! Non può essere casuale il fatto che a Roma si parli tanto del CGR Calabria e che i giovani del Forum Nazionale scendano a Cosenza per comunicarci che da questo momento siamo i veri interlocutori giovanili per la nostra regione davanti a tutti i giovani europei. No!…non è fatalità! E’ il frutto di un lungo impegno, che anche se ancora agli albori, vede giovani di diversi luoghi della nostra terra, impegnarsi, collaborare, non dormire per notti intere, giovani che sognano, - perché il nostro è un sogno- che sognano che la situazioni cambi, che la classe giovanile non sia solo merce al servizio di chi comanda ma sia punto di riferimento di ogni decisione che non sia più in futuro presa a favore dei giovani ma insieme ai giovani. Solo i giovani con il loro sano entusiasmo possono cambiare la Calabria. Penso che lo spunto sia il Libro Bianco sulla Gioventù dell’Unione europea del 2001.

Relazione elaborata soltanto dopo aver avviato una massiccia consultazione giovanile la quale ha visto un enorme partecipazione esprimente un risultato insindacabile e la risposta non si è fatta attendere: i giovani europei sono fragili per colpa di una politica che continuamente trascura la gioventù pensando di poter far fronte ai problemi della categoria facendo ricorso all’aiuto di esperti…ma quale esperto migliore di chi il disagio lo vive e non deve capirlo o studiarlo? Quale esperti migliori in politica giovanile se non i giovani stessi? Il presente è nostro!Diamoci subito da fare!


Autore : (Davide Lurasco, Scarpelli Giancarlo, Nisticò Guerino)



Ultimo aggiornamento di questa pagina : 20/1/2007



 

 

 

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