Un’esperienza importante e costruttiva che porterà molto lontano
Dal 16 al 19 novembre si è tenuta a Cosenza la manifestazione CIVITASMED 2006 che ha portato a Cosenza giovani provenienti dai paesi del mediterraneo per discutere di solidarietà ed economia civile nell’aera del Mediterraneo...in preparazione al PRIMO MEETING EUROMEDITERRANEO DEI GIOVANI che si terrà nella città bruzia nel mese di Marzo 2007. Nell’ambito della suddetta manifestazione si è tenuto un incontro che aveva per oggetto: LO STATO DI ATTUAZIONE DELLE POLITICHE GIOVANILI IN CALABRIA.
La Consulta giovanile “Ulixes” di Badolato era presente con una propria delegazione ed ufficialmente rappresentata da Nisticò Guerino, presidente dell’organismo comunale badolatese e referente per la Provincia di Catanzaro del Comitato CGR Calabria (che vanta attualmente l’adesione di circa 25 associazioni/movimenti giovanili calabresi operanti da Reggio a Castrovillari).
La Consulta Giovanile “Ulixes” è fondatrice, insieme ad altre due associazioni giovanili calabresi, del Comitato C.G.R. che ha come scopo fondamentale quello di sensibilizzare il governo regionale per dare esecuzione alla legge n° 2 del 14 febbraio 2000, che prevede la costituzione della Consulta Giovanile Regionale. All’incontro hanno partecipato il vice presidente del consiglio regionale Roberto Occhiuto; Giancarlo Scarpelli portavoce del C.G.R.; Donatella Laudadio assessore alle politiche giovanili della provincia di Cosenza; l’Avv. Serena Arcuri, vice-sindaco ed assessore alle politiche giovanili del Comune di Rende; la dott.ssa Ferrero, assessore alle politiche giovanili del Comune di Cosenza; Antonio De Napoli del Forum nazionale dei giovani; delegazioni dei Giovani della Locride guidate da Domenica Bumbaca, Sandra Tuzza e Davide Lurasco (importante referente reggino del CGR-Calabria fin dalla sua nascita), rappresentanti di moltissime associazioni operanti sul territorio regionale.
Il tema della discussione, giocato intorno allo stato d’attuazione delle politiche giovanili in Calabria, puntava fondamentalmente a stimolare le rappresentanze politiche presenti per un impegno concreto verso l’attuazione della legge regionale n°2 del 14 febbraio 2000. In effetti è da sei anni che la legge esiste ma non c’è mai stata la volontà politica di attuarla, nonostante le sollecitazioni da parte del C.G.R.. Ad oggi non si hanno risposte e certezze in merito all’applicazione della stessa. Il vice presidente del consiglio regionale Roberto Occhiuto ha assunto l’impegno di portare all’attenzione del consiglio regionale il problema dell’attuazione della legge 2 del 2000.
Alcune note positive sono state individuate nelle leggi Comunitarie che funzionano e permettono ai giovani di potersi confrontare mediante scambi culturali e/o progetti culturali di altissimo profilo formativo. Altre note positive sono state riscontrate nel fatto che in molti comuni della Calabria si sono costituite o sono in fase di costituzione molte consulte giovanili comunali…grazie anche alla campagna informativa messa in campo dallo stesso CGR e che sta fungendo da stimolo per tanti Comuni e per tanti giovani: ad es. Rossano, Scalea, Lamezia, Belvedere, Rende, Guardavalle, Isola Capo Rizzuto, Cosenza, Torre Melissa ecc…!
All’incontro è intervenuto il Presidente della Consulta giovanile di Badolato, Guerino Nisticò, il quale ha portato all’attenzione dei convenuti il fatto che solo con politiche giovanili adeguate si può pensare di progredire ma, accanto alle politiche giovanili, si ha anche la necessità di uno sviluppo infrastrutturale perché la regione in cui viviamo, con particolare attenzione a tutto il basso jonio, è dotata di strade e ferrovie obsolete che impediscono il decollo delle nostre zone e quindi i giovani sono costretti ad emigrare. Bisogna rendere innanzitutto vivibile il presente perché solo così si può pensare ad un reale progresso della nostra terra.
Guerino ha continuato il proprio intervento riaffermando il fatto che solo mediante politiche giovanili adeguate e la costituzione di consulte giovanili, si può rendere più vivi i piccoli comuni perché luoghi di incontro per i giovani, veri spazi e strumenti di partecipazione e democrazia. Realizzare ciò significa anche creare luoghi di “cittadinanza attiva” che rappresentano oggi non solo un’occasione di incontro ma anche motivo di crescita personale e culturale.
I giovani calabresi hanno bisogno di diventare protagonisti del loro stesso presente adoperandosi per costruire un futuro diverso da quello che si prospetta attualmente. I giovani si stanno “svegliando” e forse qualcuno ha paura di loro! I giovani calabresi vogliono cambiare lo stato delle cose presenti lottando qualsiasi sopruso, qualsiasi ingiustizia, qualsiasi tipo mafia, qualsiasi cosa che sta caratterizzando negativamente la Calabria. Sta cambiando la “mentalità” e questo è già un buon inizio per tutti!
Autore : Redazione
Ultimo aggiornamento di questa pagina : 20/1/2007
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