Legambiente ha deciso di inserire Badolato nella sua campagna di salvaguardia e riscoperta dei beni culturali di tutta Italia, denominata ‘Salvalarte’, in virtù dell’affresco rinvenuto nella Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, che ha addirittura guadagnato la copertina dell’opuscolo nazionale realizzato dall’associazione stessa per una campagna che ha coinvolto l’Italia intera.
Il 3 novembre 2006 l’itinerario di Legambiente ha fatto sosta nel vecchio borgo medievale di Badolato, che ha ben risposto all’evento con una discreta partecipazione della gente del posto e di scolaresche provenienti anche dai paesi limitrofi.
La manifestazione prevedeva la presentazione del restauro dell’affresco, rinvenuto sotto un consistente strato di intonaco, in seguito ad un furto che alcuni anni fa ha visto la chiesa privata di una preziosa tela. L’opera risale al XV secolo ed è stata restaurata gratuitamente da Giuseppe Mantella e Sante Guido, intervenuti all’iniziativa per spiegare dettagliatamente le fasi del loro duro lavoro protrattosi per circa tre anni. L’affresco è stato, infatti, ritrovato in pessime condizioni e, a quanto pare, potrebbe non essere l’unico all’interno della struttura.
L’iconografia della Santa è quella classica di una vergine col volto coperto dal velo. Santa Caterina aveva origini turche, ben visibili nei tratti tipicamente orientaleggianti del volto, ed è rappresentata con quelli che sono i simboli del suo martirio, ossia la palma e la spada con cui tagliò il capo di un uomo, rappresentato sotto i suoi piedi, e che secondo la tradizione dovrebbe essere l’imperatore Massimino.
La mano che ha dato vita all’affresco probabilmente non appartiene ad un unico artista, in quanto alcune parti sembrano essere state ridipinte nelle varie epoche successive da artisti via via più abili e che iniziavano a padroneggiare tecniche sempre più raffinate. Da sottolineare che i due rappresentanti di Legambiente , intervenuti alla manifestazione, hanno coraggiosamente dato voce ad una delle esigenze che ormai in tanti sentono proprie: mi riferisco, in particolare, alla possibilità di poter tranquillamente ‘usufruire’ del patrimonio locale, non solo nei pochi giorni di festa, potendo contare anche su una segnaletica adeguata, che metta bene in vista la locazione delle 13 chiese che il paese ospita.
Ormai lo sappiamo tutti e ce lo ripetono sempre tutti: a Badolato abbiamo grosse risorse naturali, culturali, artistiche ecc…da poter “sfruttare” al meglio per investire seriamente in una politica lungimirante di promozione turistica e culturale del Borgo e della frazione marina. La parola adesso spetta all’amministrazione comunale. Staremo a vedere! Nel frattempo ci pensano i privati ad ospitare comitive turistiche e studentesche e a far aprire le chiese! Intanto continuano ad emergere varie problematiche, che mostrano come le cose siano abbandonate a se stesse.
In particolare, i relatori di Legambiente, hanno messo in evidenza il dissesto ecologico che sta subendo la collina su cui si erge l’imponente struttura architettonica tardo-cinquecentesca della Chiesa dell’Immacolata, e che mette a serio rischio l’integrità di questa costruzione di cui la popolazione va molto fiera. E’ arrivata l’ora di prendere iniziative serie e di comprendere una volta per tutte che l’indifferenza verso questi problemi può solamente portare al depauperamento dei nostri beni e, di conseguenza, della nostra cultura.
Autore : Silvia Battaglia
Ultimo aggiornamento di questa pagina : 20/1/2007
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