Pensieri e riflessioni personali riguardo l'articolo di Pier Paolo Pasolini
Vorrei qui subito precisare che mi trovo in alcuni punti d’accordo ed in altri no! In quanto: è tutto vero ciò che si dice riguardo il “centralismo del fascismo”, di cui, a quanto pare, qualcosa ancora ci stiamo portando dietro, (e siamo nel 2005!) ed il “centralismo della civiltà”. Alcune retoriche, riguardo la civiltà comune italiana -il borghese, il contadino (senza nulla togliere ai contadini)- sono diventate affermazioni dove poter tranquillamente “arrampicarsi”; intendendo l’arrampicarsi nel senso di dare colpe o meglio discolparsi di qualcosa fatto o avvenuto in modo sbagliato e/o poco corretto! E quindi, perché siamo ipocriti? Perché allontaniamo sempre la nostra idea del “senso comune” che è effettivamente la civiltà che ci sta intorno, quando possiamo benissimo affrontare il problema sicuramente in altri termini? E no! È qui che casca l'asino, perché “Noi” popolo italiano in prospettiva, grande o piccolo che essa sia, siamo succubi della nostra “prevenzione ciarlatana” che ci accompagna giorno per giorno? (PENSIAMO ”e se qualcuno la pensa male?, E se qualcuno mi manda a quel paese?...”).
Infatti, come diciamo tutti, la verità fa male, anche se “alcuni” , i più estremisti in questo caso, nel concetto base la pensano diversamente (si tratta di una percentuale bassa). Secondo me, dovrebbero più avvicinarsi ad un’analisi molto più seria e profonda della realtà che ci circonda oggigiorno e cercar di vedere le cose in una prospettiva diversa e molto più grande ed ampia che vada aldilà dei soliti luoghi comuni, delle solite frasi fatte, delle apparenze della nostra società ormai fondata sul “culto dell’immagine e dello spettacolo”. Ciò non toglie il fatto che, purtroppo, questa secondo me e’ la vera causa di questa insostenibile situazione sociale e culturale; nel nostro mondo c'è molta ignoranza, imperterrita e terribile dominatrice delle masse.
È questo il mio messaggio finale, e non dobbiamo menarci sopra, dobbiamo cercare di migliorare tale lacuna nazionale, puntando ad un cambio radicale della nostra mentalità e della nostra cultura, cercando di apprendere tutto ciò che ci circonda in modo costruttivo e serio, anche dalle persone che a noi ci stanno più ostiche. Infatti, ciascuno di noi può condannare il comunismo (vedi Berlusconi con le sue uscite dei giorni scorsi) soltanto perché la stragrande maggioranza delle persone parla e prende esempi, tipo la fame in URSS, e così via, e coloro che lo dicono e ci credono lo dicono soltanto perché lo dice la GENTE e non perché si è documentata ed informata veramente. Mah!.... speriamo che qualcosa cambi anche perché siamo stufi di tutto ciò e di questa situazione culturalmente e socialmente incresciosa.
Autore : Francesco Criniti
Ultimo aggiornamento di questa pagina : 26/1/2005
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