Le Nazioni Unite definiscono lo Sviluppo Sostenibile come un progresso economico e sociale che comporti il miglioramento della qualità della vita delle persone, nell’ambito della capacità di portata del sistema che sostiene la vita sulla terra. Ciò significa far fronte alle esigenze delle attuali generazioni senza danneggiare le risorse della terra, in modo tale da consentire alle generazioni future di far fronte alle proprie. Il concetto di sviluppo sostenibile sottolinea anche l’equità dello sviluppo. Infatti, considera il superamento della disparità tra paesi ricchi e paesi poveri uno strumento fondamentale per garantire sia alle generazioni di oggi che a quelle di domani la soddisfazione delle proprie necessità La tematica dello “Sviluppo Sostenibile” è stata posta all’attenzione mondiale dalla Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo a Rio De Janeiro del 1992. in tale occasione, infatti, 172 capi di Stato hanno definito cinque accordi di grande rilevanza, tra cui la famosa “Agenda 21” e la “Convenzione sulla Biodiversità”. a) L’Agenda 21 rappresenta un piano, o forse oggi rappresentava, un piano d’azione globale in cui sono evidenziate le politiche da attuare per ottenere uno sviluppo sostenibile. b) La Convenzione sulla Biodiversità poneva l’accento sulla questione della c.d. “distruzione del tessuto vitale”, che ci mantiene in vita, da parte della produzione industriale o di altre attività umane.
Il Concetto di “Sviluppo Sostenibile”: Il concetto di Sviluppo Sostenibile è strettamente collegato al concetto di Sviluppo Umano, e tale relazione è ben evidenziata nei documenti Agenda per lo Sviluppo e Dichiarazione di Copenaghen sullo Sviluppo Sociale. Infatti, uno sviluppo incentrato sull’essere umano e concernente, quindi l‘ampliamento delle opportunità che i cittadini hanno a loro disposizione in termini di crescita personale, di formazione, di assistenza sanitaria, di reddito e di occupazione, non può prescindere da azioni volte a garantire per le generazioni presenti e future la vivibilità della terra.
- All’interno del sistema delle Nazioni Unite, si occupano in particolar modo dello sviluppo sostenibile la Fao, l’Undp, L’Unep e l’Unesco.
La FAO è un’Organizzazione che si occupa dei problemi dell’alimentazione e dell’agricoltura e svolge un ruolo di rilievo nell’attuazione di politiche agricole basate sullo sviluppo sostenibile. La FAO, in un contesto di agricoltura e di sviluppo rurale sostenibili, si pone come obiettivo principale il raggiungimento della sicurezza alimentare attraverso la ricerca del punto di equilibrio tra autosufficienza, occupazione e produzione di reddito nelle aree rurali, al fine di limare la povertà in una prospettiva di conservazione delle risorse naturali e di difesa dell’ambiente. Nell’agricoltura, nella sevicoltura e nel settore della pesca, lo “Sviluppo Sostenibile” comporta la conservazione dei suoli, dell’acqua, delle piante, delle risorse genetiche animali e sottintende, dunque, l’orientamento delle trasformazioni tecnologiche ed istituzionali verso il fini di raggiungere e conservare la possibilità di soddisfare i bisogni delle generazioni presenti e future. Il lavoro della FAO è, dunque, mirato al miglioramento della produzione e delle tecniche agricole, in un’ottica di protezione dei suoli e dell’ambiente e di un uso ragionevole delle risorse forestali. La FAO promuove, inoltre, l’uso di fonti energetiche rinnovabili, combatte la deforestazione e si adopera per l’attuazione di sistemi sostenibili di gestione delle foreste, favorisce iniziative volte alla conservazione di vivai di pesca marini e terrestri.
La lotta alla povertà : Il problema della povertà è strettamente legato alle questioni dell’ambiente e dello sviluppo. I “poveri”, nella lotta per procurarsi spazi coltivabili, pascoli e cibo - soprattutto nei paesi sottosviluppati africani e latino americani – sono costretti ad abbattere gli alberi delle foreste tropicali, a sfruttare eccessivamente le risorse ittiche, a depauperare il suolo: così le terre diventano aride e la desertificazione avanza. Così l’UNDP, altra organizzazione impegnata nella creazione di uno sviluppo sostenibile, promuove, a livello mondiale, programmi volti a lottare contro il fenomeno della povertà. L’UNDP aiuta i “poveri” a guadagnarsi da vivere in modi che non danneggiano l’ambiente. Per quanto riguarda la protezione e la rigenerazione dell’ambiente l’UNDP si è altresì impegnato a combattere la deforestazione, contribuendo al finanziamento del c.d. “Piano d’Azione” per la foresta tropicale promosso dalla FAO.
Il ruolo dell’UNDP : Essendo il principale organismo di coordinamento delle attività di sviluppo in seno al sistema della Nazioni Unite, l’UNDP gioca un ruolo fondamentale nella campagna volta a promuovere lo sviluppo sostenibile. Dato il suo ruolo di coordinatore, l’Organismo lavora in collaborazione con governi, organismi internazionali e organizzazioni non governative per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile, che combini la crescita economica la crescita economica con il benessere degli uomini ed il rispetto del pianeta. L’UNDP non porta vanti progetti in prima persona. Svolge, invece, attività di consulenza fornendo specialisti in materia di sviluppo e offre finanziamenti ed attrezzature per programmi mirati, da una parte, ad eliminare la povertà tramite la creazione di opportunità di lavoro stabili e adeguatamente enumerate, e, dell’altra, alla protezione ed alla rigenerazione dell’ambiente. Il ruolo dell’UNEP : Costituito nel 1972 in seguito alla Conferenza delle Nazioni Unite sulla’Ambiente Umano per migliorare il lavoro dell’ONU sull’ambiente, l’UNEP svolge un ruolo importante nel perseguimento dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile. Compito principale dell’UNEP è promuovere le iniziative in difesa dell’ambiente e la coscienza ambientale in tutto il mondo. Sin dagli anni ’70, il programma dell’UNEP “Earthwatch”controlla l’atmosfera terrestre e raccoglie informazioni sulle quali basare l’azione internazionale. Nel 1987 l’Unep ha preparato lo storico accordo, noto come il protocollo di Montreal, oggi arrivato al famoso “Protollo di Kyoto”per ridurre la quantità di prodotti chimici che distruggono la fascia di ozono. L’UNEP è, inoltre, impegnato in progetti che: combattono e riducono l’inquinamento marino; riuniscono i paesi che si affacciano sugli stessi mari, per intraprendere azioni internazionali di protezione di questi mari; aiutano le agenzie dell’ONU a ridurre la desertificazione; studiano e gestiscono i corsi d’acqua terrestri, le foreste, i suoli, la flora e la fauna, l’energia,gli insediamenti umani e l’industria; conservano la cintura di foreste tropicali sulla terra; proteggono la flora e la fauna; aiutano la gente a usare la Terra con saggezza, fornendo informazioni affidabili sulle condizioni dell’ambiente; sviluppano le risorse energetiche di un paese senza danneggiare l’ambiente. Il ruolo dell’UNESCO : Quale Organizzazione per l’educazione, la scienza e la cultura, l’UNESCO fornisce un contributo importante all’attuazione di politiche mirate allo sviluppo sostenibile, assumendosi le responsabilità principale su buona parte di “piani d’azione” mondiali: una scienza al servizio di uno sviluppo durevole e la promozione dell’educazione, della sensibilizzazione del pubblico e della formazione. Inoltre, l’Organizzazione è indotta, a causa del suo ampio raggio di azione, ad apportare un contributo alla quasi totalità degli altri aspetti del programma: rafforzamento delle infrastrutture dei paesi in via di sviluppo e dei trasferimenti di tecnologie ecologicamente azionali; protezione delle risorse d’acqua dolce, degli oceani e delle zone costiere; conservazione della diversità biologica e degli ecosistemi terrestri. L’UNESCO contribuisce anche all’applicazione delle disposizioni dei capitoli dei “piani di azione mondiali” relativi all’atmosfera,alla gestione dei rifiuti, alla biotecnologia, alla salute ed alla gestione delle aree abitate.
Obiettivi dello “Sviluppo Sostenibile”
Ecco gli “Obiettivi” , da raggiungere almeno entro il 2015, posti dai “Grandi del Mondo” dopo l’ultimo “Summit Mondiale” tenutosi nel 2002 a Johannesburg per un vero Sviluppo sostenibile :
a) Dimezzare il numero di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno; b) Dimezzare la percentuale di persone che soffrono la fame; c) Dimezzare il numero di persone che non hanno accesso all’acqua sicura da bere alla portata di tutti; d) Garantire che tutti i bambini e le bambine completino la scuola elementare; e) Raggiungere l’uguaglianza fra i sessi nell’accesso all’istruzione; f) Ridurre di due terzi il tasso di mortalità infantile; g) Ridurre di due terzi il tasso di mortalità fra i bambini al di sotto dei cinque anni d’età; h) Fermare ed invertire la tendenza alla diffusione dell’HIV/AIDS, della malaria e di altre malattie; i) Raggiungere entro il 2020 dei significativi miglioramenti nelle esistenze di almeno 100 milioni di “abitanti poveri”.
Alcuni “Dati Statistici” fondamentali
Ecco qui invece alcuni dati statistici che ci fanno riflettere:
Anche se un numero significativo di persone vive in povertà nei Paesi Industrializzati, la maggioranza di persone che versano in condizioni di povertà estrema risiedono nei Paesi in via di sviluppo. NB : Dei 4,6 miliardi di abitanti nei Paesi in via di Sviluppo: • Pressappoco 800 milioni non dispongono di cibo sufficiente per condurre delle esistenze normali, sane ed attive; • Più di 850 milioni sono analfabeti; • Più di un miliardo di persone non ha accesso alle risorse di acqua pulita; • Circa 2,4 miliardi non dispone dei servizi sanitari di base; • Quasi 325 milioni di bambini non frequenta la scuola; • 11 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni muoiono ogni anno per cause che potrebbero essere evitate e per la precisione 30.137 bambini ogni giorno, 1256 ogni ora, 20 bambini al minuto; • Circa 36 milioni di persone sono affette dall’HIV/AIDS; • Nell’Africa sub sahariana, il tasso di povertà è del 48% circa ed è rimasto invariato nel corso dell’ultimo decennio.
Autore : Fuser
Ultimo aggiornamento di questa pagina : 29/4/2005
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