Precisamente fino sei mesi fa non facevo altro che fantasticare con le mie più care amiche di quanto bella sarebbe stata la vita universitaria. Ogni giorno arrivavamo a scuola con posti nuovi dove andare a vivere: Roma, Parma, Firenze, Siena, persino Napoli! Ma mai ci sfiorava l'idea di rimanere in Calabria. Volevamo fare come la maggior parte degli studenti che vive fuori e dice di non appartenere più a questo posto. Volevamo andarcene perchè qua "che vita faremmo?". La spunto. Parto. In quel posto piccolo e freddo in cui ero andata a finire continuavo a chiedermi il perchè di quella scelta, e nonostante l'appoggio di alcune persone mi sentivo terribilmente sola.
Dopo poco tempo torno e mi trasferisco a Catanzaro. Nonostante prima avessi il desiderio folle di allontanarmi da Badolato, ora ho il terrore di andare a vivere fuori. Questa introduzione serve solo ad esprimere il mio parere riguardo la vita universitaria dei fuori sede. Ovviamente tutto è soggettivo: conosco molte persone libere ed indipendenti che vivendo lontane da casa trovano il loro piccolo paradiso.
Persone forti e determinate con uno spirito di sacrificio che chi vive in casa come me non può conoscere. Conciliano il loro mantenimento con lo studio (ed il divertimento!). Senza malizia, le invidio. Niente contro di loro. La mia critica è volutamente indirizzata contro coloro i quali disprezzano chi, come me ha deciso di studiare in Calabria. "Questo posto non ti da neppure il 20% di quello che potrebbe darti una città del nord, non puoi divertirti, l'università è disorganizzata". Assurdo! Tipico comportamento di chi non ha mai viaggiato in tutta la vita e che vedendo le luci della città crede di aver trovato il paradiso terrestre. Loro, che anche al nord frequentano meridionali; loro, che conoscono la noia forse meglio di noi. La crescita morale e culturale di una persona non dipende dalla propria permanenza fuori casa. Il divertimento ce lo costruiamo da soli, e sicuramente non ci si realizza solo allontanandosi dal sud. Se si ha l'intelligenza di affrontare questo posto, si può vivere divinamente anche qua,senza rimanere fossilizzati. La cultura è leggere, viaggiare, conoscere e discutere. E basta!
Autore : Alice Piperissa
Ultimo aggiornamento di questa pagina : 29/4/2005
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