Bellavista a Festa

 

Inserita il 31/08/2006

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Mimmo Tigano, Rosetta Carcea, Vittoria Santoro e Corrado Angela.

Li potremmo definire i “Fantastici 4”, se non per il fatto che sono delle normalissime persone, di quelle che sanno arrangiarsi da soli.

A Bellavista, una zona di Papanice, il cui nome riporta a terrazze sui monti, c’è stata una festa. Mica organizzata dal comune.
Dalla Provincia? Men che meno.

Questa festa, riuscitissima l’hanno organizzata i 4 di cui sopra. Una festa spontanea, nata dal quartetto di ruga dei bellavistari.

Tutta o quasi tutta la gente della ruga vi ha partecipato.

Ci sono voluti solo tre giorni per organizzare il tutto, si è partiti da un contributo libero, che gli abitanti della ruga hanno dato ai promotori, sono stati acquistati gli addobbi, bandierine, palloni e tutto l'occorrente per far più bella la strada ed animare meglio la serata, Panini, salsiccia, olive, calzoni, pizzette, fichi d'india (ndr. abbiamo favorito anche noi della stampa), e bevande a volontà, dalle birre alle cola, dalle aranciate al vino, c'era veramente tanta grazie di Dio.

Non è stata una festa di e per ragazzini, c'erano gli anziani del rione dalla zà Gemma, alla zà Franceschina, i Pitteja c'erano chiaramente anche tanti bambini, i ragazzotti più grandi e gli ammogliati, originari della ruga che ormai abitano in altre zone del paese.

Ma vi erano soprattutto loro, gli emigrati, ed e anche in loro onore che l’iniziativa è stata ideata.

Chi vive a Verona chi in Germania, chi a Mantova, insomma papanicesi sparsi dappertutto.

Ci avviciniamo ai promotori ed è Mimmo a parlare “Abbiamo voluto questa festa soprattutto per gli emigranti del rione, ma anche per socializzare con gli anziani, con i giovani ed i meno giovani, con l’intento di rinsaldare ancora di più i rapporti fra i vicini di casa”.

Musica, balli, tanta gioia e tanta fratellanza fra gli abitanti di Bellavista.

Mentre la musica, comincia a coinvolgere i giovani, sono i meno giovani che reclamano musiche più coinvolgenti (per loro) e vengono puntualmente accontentati.
Arriva subito la mitica tarantella, ed a questo punto sembra che la tarantola abbia morso tutti i partecipanti che ballano come sfrenati, e tranne qualche anzianotto che la balla bene, i giovani non indovinano i passi e sembrano sbilenchi.

Poi si prosegue con il trenino.
La capo treno è Adele, è anche lei di Bellavista ma e emigrata a Como, coinvolge un pò tutti.

E’ enorme questo treno dei desideri, sembra un lunghissimo treno merci.
Nel loro piccolo sono riusciti ad organizzare una grande festa, ci sono riusciti dimostrando peraltro come non bastino che poche risorse per fare cose bellissime, senza spendere grandi cifre.

Comunque aldilà di tutto, fra amore, passione, fratellanza, amicizia è stata una bella festa, e già certa la replica per l'anno prossimo, con intenti ancora più coinvolgenti ed holliwoodiani ancora più grandi.

Loro i 4 di Bellavista Mimmo, Rosetta, Angela e Vittorina, hanno ottenuto i complimenti da tutta la ruga, ed anche di gente, si fa per dire, ospite, dagli altri rioni, ma sono riusciti nel loro piccolo a lanciare un messaggio importante anche alle istituzioni, che basta poco, come già detto, per trascorrere una serata piacevole e coinvolgente.

Come le feste di trenta o quaranta anni fa, dove ognuno portava ciò che aveva, qualcuno suonava la chitarra, qualche fortunato la fisarmonica, e ci si divertiva in modo naturale e frizzante.
Quei tempi erano finiti fino allo scorso anno, fino a quando qualcuno si aspettava qualcosa dalle istituzioni che hanno sempre risposto picche.
Oggi quei tempi sono ritornati ed i nostri 4 hanno dato un buon esempio di organizzazione.

Speriamo che altre rughe, come si dice, si piglino d’invidia, così, e questo vogliamo dirlo noi, per l’anno prossimo si potrebbe organizzare una gara, una kermesse, tra quale ruga organizza la festa più bella.
Singole feste organizzate in diversi giorni d’agosto per ogni ruga del paese, ed alla fine una giuria premierà la festa più bella, e la ruga più capace ed ospitale.
Ci sembra una buona idea.

Ah, dimenticavamo, non scordate di estendere l’invito agli amministratori ed ai consiglieri comunali e provinciali, che forse si annoiano più degli abitanti delle rughe papanicesi.

Enrico Pedace

La ProvinciaKR



Autore: Fausto

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