La “farza” di Carnevale a Papanice

 

Inserita il 22/02/2007

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L’arte è qualcosa che appartiene solo a chi la sente.
Da ciò l’anima ,la passione e l’amore per trasmetterla agli altri.

A Papanice, domenica 18 Febbraio si è riscoperta la voglia di ritrovarsi nelle strade grande e piccini con la messa in scena di una farsa di carnevale in dialetto papanicese.
La farsa di carnevale, organizzata da un gruppo di cittadini esattamente 22 attori ha avuto un grande successo.

Grande è stata la partecipazione di tutto il quartiere Papanice ,ma bisogna riconoscere che gli organizzatori attori hanno saputo coinvolgere tutto il paese facendo la farsa in tre punti del paese in orari diversi.
Infatti nella mattinata di domenica ed esattamente intorno alle 10 del mattino tutti gli attori si sono esibiti nella farsa di carnevale in via bellavista dove una volta vi era il trappito. Numerosi i presenti anche alle 14,30 nella piazza Mazzini di Papanice dove la folla cresceva a dismisura sempre di più mentre alle 17 gli attori e i cittadini si sono trasferiti nella via pietà vicino alla chiesa della Madonna della Pietà.

Un bellissimo spettacolo, una spontaneità degli attori grandi e piccoli, ma tutti preparati e disinvolti come se avessero calcato le scene sempre.
Tutti indistintamente sono stati bravissimi ma ancora di più lo sono stati perchè hanno recitato in dialetto stretto con termini che difficilmente riesci a capire.

E che dire degli attori cercheremo di passarli uno per uno per la loro bravura, iniziando da Giuseppe Sulla, veterano della farsa che si immedesima proprio nella parte con una passione da invidia, Santo Carcea, anche lui attivo nella sua recita ma sopratutto coinvolto in tutto nella sua parte, Franco Raimondi con lazzi e spinguli e zagarelli, ha fatto anche la sua parte,Roberto Stricagnoli che egregiamente ha svolto il ruolo del notaio, Fiore Rimedio che di pulcinella.

Mentre il sacerdote lo ha fatto Leonardo Rallo, che in abiti talari non stà male, Danilo Elia che in scena fa caporal zigrinu, Marcello Mazza che in veste di attore fa, u pecuraru, che lo svolge molto bene, Raffaele Megna u scarparu che è stato anche lui bravissimo a recitare oltre che ad essere un veterano della farsa, Amerigo Porta, anche lui ha contribuito con la sua figura di Maggisanu, Pino Lumare, che con disinvoltura ha recitato molto bene la sua parte di tabaranu, mentre Tonino Mazzei, in arte Olinda che dire un vero attore che sembra che abbia calcato sempre le scene teatrali, Gaetano Sulla che ha svolto il ruolo di zingaro con Antonio Elia, fragrasso un agente di polizia nel suo ruolo della farsa fatto in toto, Pasquale Carcea che con quel manto ha fatto la parte dell'eremita, Raffaele Megna che ha fatto in maniera eccepibile il ruolo di capitano, Antonio Lumastro ha fatto egregiamente u varilaru, poi ci sono Valerio Stricagnoli e Franco Lumastro che si sono sfidati con le spade per una donna, ma Antonio Trovino uno dei più giovani che faceva il medico, mentre la parte di Crocerossina l’ha fatto Ottavio Sulla anche se in tutti tre gli spettacoli anticipava il medico con le sue battute, Rino Borrelli attore col dna nel sangue, ha svolto il ruolo di carnelevaru.

Un grande ruolo svolto da tutti egregiamente, che si sono fatti onori ma che hanno coinvolto tutti, ma ci sia consentito evidenziare chi effettivamente ha fatto la sua parte egreggiamente strappando grandi applausi, da Giuseppe Sulla a Rino Borrelli, da Santo Carcea per passare a Raffaele Megna, ma per non essere meno e rispettosi verso gli altri non ci resta che scrivere che tutti indistintamente sono stati bravi e che con grandi sacrifici di tempo e di passione sono riusciti a tirare su un bellissimo spettacolo che ha coinvolto tutto il quartiere.

L’Assessore Mario Megna si congratula con i cittadini della frazione che hanno messo in atto la manifestazione del carnevale (a Farsa),riconoscendo loro di avere dimostrato una grande capacità creativa ,ed un grande apporto alla vita sociale e culturale del paese.
Pertanto si impegna a mostrarsi disponibile per ulteriori e future manifestazioni del genere che sono di evidente richiamo pubblico.

La prima volta la farza è stata fatta il 1956 poi ripetuta il 1986, poi di nuovo il 1996 ed adesso il 2007. Da sottolineare la grande partecipazione della popolazione ma soprattutto lo spirito di collaborazione.


Enrico Pedace
La ProvinciaKR del 23/2/2007


Autore: Fausto

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