Su via Piave

 

Inserita il 25/05/2007

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A distanza di molti mesi su via Piave, il comune, ed esattamente Acque Potabili, aveva eseguito i lavori per lo sprofondamento della fogna.
Ci ritorniamo ancora una volta su via Piave, poichè i lavori sono finiti, ma la strada resta chiusa ed i cittadini che vi abitano sono stati lasciati con tutto, tranne che con ciò che possa chiamarsi; una strada.

Ci siamo recati in questi giorni che ha piovuto, per vedere la strada, che effettivamente è una melma, e per entrare nelle loro case, i residenti, hanno dovuto posizionare dei tavoloni, di quelli che usano i muratori per fare la “passerella”.
Dicevamo che sono passati già due mesi, ma la strada continua a restare dissestata, creando disagi agli abitanti di via Piave, mentre ancora ci domandiamo come mai rimane ancora ad oggi, quella rete arancione di cantiere, con la tabella di acque potabili che chiude la via.

Francamente sono cose che si vedono solo qui a Crotone, dove il cittadino/utente viene abbandonato e lasciato, consentiteci, in mezzo alla melma, specialmente in questi giorni in cui ha piovuto, ed alla polvere che, preveggiamo, questa estate creerà gravi disagi agli abitanti di via Piave.
Ma un'altro inconveniente lo abbiamo trovato su via Francia, dove alcuni operai del comune di Crotone (si proprio loro), hanno riversato su un pezzo di terreno di ignari cittadini, il materiale di risulta della griglia raccolta acque piovane fatta su via Pironti.
Che la griglia andasse fatta per risolvere il problema della raccolta delle acque piovane, non v’è dubbio, ma che proprio gli operai del comune di Crotone, nel tagliare la strada dove veniva creata la griglia, decidevano di buttare il materiale su quel pezzo di terreno su via Francia dietro i cassonetti della spazzatura, non è reale, civile, corretto, giusto, legale, rispettoso, etc. etc.

Abbiamo chiesto al proprietario del terreno, il quale ci ha dichiarato che più volte, quando lavoravano gli operai del comune di Crotone alla realizzazione della griglia, ha chiesto agli stessi di togliere o rimuovere quel materiale di risulta, senza ottenere il risultato di tenere la zona pulita.

Ma la cosa più grave è che il materiale è stato buttato vicino a delle abitazioni, senza rispetto verso gli abitanti, ma ancora di più possiamo dire se sono loro, gli operai del comune di Crotone, i primi a creare i disservizi all’utenza, cosa pretende l'amministrazione del comune di Crotone dagli abitanti.
Certamente sarebbe giusto e sacrosanto, nel rispetto dell'ambiente, e degli abitanti stessi, di rimuovere quel materiale, e farlo rimuovere, senza pagare gli straordinari, sopratutto a quei dipendenti, gli stessi che si sono dimostrati celeri nell'identificare la discarica dove smaltire il materiale.

Allora noi ci domandiamo, se fosse stata qualche impresa privata a commettere il fattaccio, avrebbe dovuto pagare il suolo pubblico, la discarica, e se avesse buttato il materiale lì, dove lo hanno buttato gli operai del comune, come minimo sarebbero arrivati i vigili urbani, ad elevare, giustamente, il verbale di constatazione.
Quindi, ci sembra, da quello che è stato fatto dagli operai del comune e non delle ditte, e cioè di buttare il materiale dove gli pare, che gli operai pagati con i soldi dei contribuenti (i comunali), possono fare quello che vogliono, sporcare e deturpare, senza che ne diano conto agli abitanti ed all'amministrazione, e non primo, il rispetto delle regole e soprattutto il dovere, poichè oltre ad essere dipendenti del comune, sono i maggiori responsabili dei beni della collettività, e francamente quello che hanno fatto a Papanice, ed esattamente in via Francia, riportando il materiale di risulta della griglia di via Pironte, ci pone due riflessioni.

La prima è che non avete rispetto degli abitanti e dei siti comunali, secondo, come dipendenti avete dato un cattivo e pessimo esempio del rispetto delle cose altrui, che essendo del bene comune dovrebbero essere anche vostre. E … “Buongiorno Crotone”, ca cchiù scuru da mmenzannott’…. (ndr. C’è più buio di mezzanotte, è il “nero seppia”)

Enrico Pedace
LaProvinciaKR del 25/05/2007


Autore: Fausto

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