Inserita il 23/12/2007
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A lezione con sotto al banco la stufa acquistata facendo una colletta tra genitori, docenti e personale amministrativo, ma con le basse temperature di questo periodo nemmeno questo espediente poteva più bastare e così sono state anticipate le vacanze natalizie agli scolari di Papanice. Una presa d’atto più che altro, visto che le classi erano già falcidiate da assenze, per evitare ripercussioni sulla salute dei giovani studenti.
Un’ordinanza del sindaco, infatti, adottata martedì 18, ha disposto la chiusura dal 19 al 21 dicembre dell’edificio che ospita la scuola materna e quella elementare dove non funziona l’impianto di riscaldamento; analogo provvedimento è stato adottato il giorno dopo anche per il nuovo edificio che ospita la scuola media, sempre a causa dei riscaldamenti. In teoria si dovrebbe ritornare sui banchi sabato 22, se si riusciranno ad accendere i termosifoni, ma a questo punto è verosimile un lungo ponte e, a parte il personale, a scuola si ritornerà solo il 7 gennaio del nuovo anno al termine delle vacanze, con le immaginabili ripercussioni sulla qualità dell’attività didattica.
Fino all’arrivo di Natale, per tutto l’autunno gli studenti di Papanice hanno fatto lezione al freddo o al blando tepore delle stufette elettriche spesso imbacuccati con cappotti, sciarpe e guanti. Nell’edificio di materna ed elementare l’impianto di riscaldamento ha dato problemi sin dal primo tentativo di riaccenderlo, a novembre, quando i tecnici della manutenzione si sono accorti di un calo di pressione nell’impianto causato da una perdita d’acqua dai tubi interrati nel pavimento del piano terra. Per le “avverse condizioni climatiche di questi giorni” che “non consentono un normale svolgimento delle attività didattiche” il primo cittadino ha deciso, quindi, di far sospendere le lezioni anche “al fine di consentire alla ditta incaricata una rapida esecuzione degli interventi necessari per la rimozione dello stato di pregiudizio”, rendendo liberi i locali.
Sconcertante, invece, ciò che è avvenuto nel nuovo edificio della scuola media che ospita pure gli uffici della direzione didattica dell’istituto comprensivo del settimo circolo. Finito di costruire in estate, l’edificio è stato consegnato materialmente a settembre per l’inizio del nuovo anno scolastico. C’era da aspettarsi, quindi, che fosse tutto nuovo e perfettamente funzionante.
Ed invece no. Qui, infatti, non si è verificato alcun malfunzionamento o rottura imprevista e imprevedibile. I termosifoni, semplicemente, non sono stati mai accessi, e non poteva essere altrimenti. Il motivo? Ultimati i lavori e consegnata l’opera, a parte alcune incombenze burocratiche in corso come l’accatastamento che sono però importanti solo per avere le carte a posto, nessuno dei tecnici comunali o degli incaricati di seguire i lavori ha verificato, evidentemente, che tutto fosse stato eseguito non solo a regola d’arte ma fosse anche funzionante.
E così, nonostante i solleciti, le comunicazioni e le richieste della direzione didattica e le pressioni del presidente del Consiglio d’istituto, Enrico Pedace, che si è molto sbattuto in questi mesi perché le carenze da subito evidenziate dal personale e dai genitori fossero affrontate e risolte (erano state segnalate anche in una riunione in Prefettura lo scorso ottobre), si è arrivati al 19 dicembre per far allacciare l’impianto interno del gas alla rete cittadina e per chiamare l’azienda che le ha installate a rendere conto del mancato allaccio delle tubature dell’acqua alla caldaia, che, ovviamente, non è stata ancora collaudata.
Tratto da:www.ilcrotonese.it
Autore: Fausto
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