Inserita il 19/06/2008
News
Papanice, solidarietà al fotografo dalla Fnsi e dal sindaco di Crotone
Il fotografo de “Il Quotidiano della Calabria” di Crotone è stato costretto da uno sconosciuto a cancellare le foto delle scritte inneggianti a Luca Megna comparse ieri a
Papanice. Il fotografo si è recato a Papanice per scattare delle foto alle scritte che inneggiavano a Luca Megna, figlio del boss Domenico ed ucciso alla vigilia di Pasqua
nell’ambito di una guerra tra cosche.
Improvvisamente gli si è avvicinata una persona a bordo di un’automobile, che lo ha minacciato di distruggergli la macchina fotografica se non avesse cancellato le foto. L’uomo ha poi accompagnato il fotografo in uno studio della frazione Papanice di Crotone dove è avvenuta la distruzione dei file fotografici. L’episodio è stato segnalato alle forze dell’ordine. Aseguito del grave atto di intimidazione è stata espressa solidarietà al collega da più voci. Aqueste si aggiunge quella della redazione di Calabria Ora.
L’episodio «ha dell’inammissibile», secondo quanto afferma la Federazione nazionale della stampa e dal sindacato dei giornalisti della Calabria. «In pieno centro di Crotone – sottolineano in una nota congiunta le due organizzazioni- il collega è stato costretto a cancellare tutto il suo lavoro. Una minaccia ed una aggressione avvenuta in pieno giorno
da parte di un sorvegliato speciale che impunemente, e libero, ha potuto realizzare questo crimine». La Fnsi e il sindacato dei giornalisti della Calabria «manifestano tutta la preoccupazione per i continui atti criminali contro l’informazione e contro i giornalisti.
Il sindacato chiede con forza che l’impunità non diventi legge permanente di questo Paese». Anche il sindaco di Crotone, Peppino Vallone, ha espresso, in una nota, la solidarietà dell’amministrazione comunale al fotografo a cui è stato impedito di svolgere il proprio lavoro. «Nell’apprendere quanto accaduto - è detto nella nota - il sentimento di amarezza che colpisce nell’immediatezza lascia subito il posto a una ferma espressione di condanna per gesti che nulla hanno a che vedere con il vivere civile.
Condanna che accomuna tutta la parte sana di questa città, che è la maggioranza e che non vuole essere silente dinanzi ad episodi di simile gravità». «La libertà di stampa - prosegue la nota – e di espressione è un patrimonio che va difeso e tutelato ed è un diritto al quale una società civile non può rinunziare.
Al fotografo e alla testata giornalistica esprimo la personale solidarietà e quella dell’amministrazione». «Continuiamo - ha concluso Vallone - a dare risposte diverse e positive. Ad esempio, giovedì prossimo a Papanice sarà inaugurata la biblioteca comunale. Siamo certi che tutta la popolazione della frazione sarà presente a questa iniziativa per testimoniare la volontà di riscatto di una cittadinanza che rifiutare episodi che nulla hanno a che vedere con il vivere civile».
Tratto da calabriaora.it
Autore: Fausto
|