Inserita il 22/06/2008
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«Questi topi di fogna hanno commesso una vigliaccata agendo nottetempo approfittando di un buco durante il presidio che facciamo a Papanice», non si lascia scappare la prima occasione utile il questore di Crotone Gaetano D’Amato per commentare le frasi inneggianti a Luca Megna figlio del Boss di Papanice. Le scritte comparse nei giorni scorsi su alcuni muri della frazione di Crotone vogliono ricordare il boss ucciso nella notte di Pasqua.
La frase del questore è arrivata nel giorno in cui nella scuola di Papanice l’amministrazione comunale di Crotone ha voluto inaugurare una sezione distaccata della biblioteca comunale e dare così un segnale di presenza alla cittadinanza.
D’Amato ha voluto essere ancora più esplicativo ed ha spiegato per bene come sono andate le cose senza risparmiare toni e parole dure che sicuramente hanno colpito nell’orgoglio i malavitosi di Papanice: «Chi ha compiuto questo gesto è stato un vigliacco perché si è avvalso della copertura del buio sfruttando un buco che abbiamo avuto nel nostro presidio». D’Amato poi precisa ulteriormente: «Per quello che possiamo fare controlliamo sempre il territorio, ma non riusciamo ad essere presenti 24 ore su 24, purtroppo le risorse umane sono limitate e devono essere spostate in caso l’emergenza sia da un’altra parte».
Ritorna poi sul gesto compiuto che deve averlo infastidito molto visto che ha sputato il rospo appena gli si è presentata l’occasione anche per non farlo passere in maniera silenziosa, a suo modo il questore lo ha voluto denunciare e dare anche una risposta: «Questi vigliacchi hanno agito nottetempo sfruttando un buco durante il controllo del territorio ed io buio senza avere il coraggio di farsi vedere».
Infine si rivolge ai numerosi ragazzi presenti nella biblioteca: «Qua dentro capirete la distinzione, fra i mafiosi che sono dei falsi miti e la gente per bene che invece deve rappresentare il vostro modello».
Le parole pronunciate dal questore non hanno certo avuto effetto negativo sul clima di festa che si è respirato durante tutta la cerimonia di inaugurazione perché tutta la popolazione di Papanice si sente offesa da quanto accaduto negli ultimi mesi che ha portata la popolosa frazione di Crotone alla ribalta delle cronache.
Arriva dunque la risposta del Comune a chi chiedeva una maggiore presenza delle istituzioni sul territorio, probabilmente non è quello che la maggior parte delle persone si aspettava, ma una novità che comunque inizia a portare una parvenza di normalità in un paese ancora sconvolto che porta addosso cicatrici evidenti. La cultura è l’inizio di un nuovo percorso per far nascere e crescere una nuova mentalità, un qualcosa di indistruttibile, ma di terribilmente utile per iniziare a cambiare.
Dopo il Comune anche i tre maggiori sindacati Cgil, Cisl e Uil danno una loro presenza sul territorio, infatti durante l’inaugurazione hanno annunciato di aver organizzato un concerto che si terrà nella piazza del paese venerdì 27. Come le forze dell’ordina anche le istituzioni e le organizzazioni voglio far sentire la propria presenza a Papanice.
Massimiliano Franco
Crotone@calabriaora.it
Autore: Fausto
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