Nascondeva fucile e cartucce in casa: preso

 

Inserita il 26/01/2009

News
Papanice. Arrestato dai carabinieri Giuseppe Rotondo, agricoltore, pregiudicato

di GIACINTO CARVELLI
UN AGRICOLTORE è stato arrestato ieri dai carabinieri a Papanice, quartiere paese di Crotone. Si tratta di Giuseppe Rotondo, cinquantacinquenne coltivatore di Crotone, già noto alle forze dell’ordine. In un’operazione congiunta effettuata dai carabinieri di Isola Capo Rizzuto, Cutro e Crotone, in un magazzino dell’uomo, in località Mazianà, è stato rinvenuto un fucile e numerose pallottole.

L’arma, un fucile Beretta calibro 12, con due colpi in canna, è stato trovato dai militari in un magazzino di sua proprietà. L’arma era abilmente occultata sotto dei tubi, nascosto in modo da sfuggire agli sguardi indiscreti. Particolare non certo da poco, il fucile aveva la matricola abrasa.

Da qui l’accusa di possesso illegale d’arma fa fuoco a cui si è aggiunta anche quella di cartucce e l’arresto per il contadino. Nel corso del servizio congiunto dei militari, poi, i carabinieri hanno rinvenuto anche oltre cinquanta cartucce sfuse, sempre di calibro 12. Adesso l’uomo si trova in carcere a Crotone a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le armi trovate e sequestrate, invece, saranno sottoposte ad analisi da parte dei reparti della scientifica, per scoprirne la provenienza per verificare se sia stata utilizzata in qualche altra occasione.

Continuano, dunque, i controlli sul territorio da pare delle forze dell’ordine che, nei mesi scorsi, avevano portato, proprio a Papanice, al sequestro di un notevole quantitativo di armi e munizioni. Il territorio di Papanice, in particolar modo, viene monitorato dalle forze dell’ordine perchè ritenuto sede di due tra le consorterie criminali più pericolose della zona, che hanno dato vita, dalla scorsa Pasqua, ad una guerra che ha lasciato sul campo molte vittime ed un clima di terrore che ha portato il crotonese alla ribalta dei media nazionali.

Le operazioni di controllo, infatti, mirano soprattutto a privare i clan de loro potenziale militare, scovandolo in ripostigli impensati o accultato da personaggi anche insospettabili, com’è accaduto nel recente passato. Spetterà alle analisi dei reparti scientifici stabilire se il fucile rinvenuto ieri dai carabinieri rientra in questa tipologia oppure se si tratta solo di un arma detenuta illegalmente da un cittadino comune.

Tratto da il quotidianodellacalabria.it




Autore: fausto

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