Titolo : ODISSEA (Intro)
L’ “ODISSEA” , CIOE’ IL POEMA DI ULISSE, CHIAMATO DAI GRECI ODISSEO, RIENTRA NEL QUADRO DI QUELLA SERIE DI POEMI CHE CANTAVANO I RITORNI DEI VARI GUERRIERI GRECI DOPO LA CADUTA DELLA CITTA’ DI TROIA. ANCHE LA MATERIA DELL’ “ODISSEA” E’ MITICA E LEGGENDARIA; LO STESSO ULISSE PROBABBILMENTE NON E’ UN PERSONAGGIO REALE, QUANTUNQUE RISPECCHI LE VICENDE DEI MOLTI AUDACI NAVIGATORI GRECI CHE SOLCARONO LE ACQUE DEL MEDITERRANEO PRECEDENTEMENTE ALLA PRIMA COLONIZZAZIONE GRECA. GLI DEI, I MOSTRI, LE MIRABILI AVVENTURE CHE COSTITUISCONO IL FONDO AVVINCENTE DELL’OPERA NON SONO ALTRO CHE PARTO DELLA FANTASIA OMERICA; MA LA BASE DEL POEMA E’ SENZ’ALTRO STORICA: IL PALAZZO DI ALCINOO, FASTOSO ED ELEGANTE, LO SPIRITO DI AVVENTURA, PROPRIO DELL’ IRREQUIETO ANIMO GRECO, TESTIMONIANO UNA CIVILTA’ DOCUMENTATA DA ANTICHE TRADIZIONI E DA RESTIARCHEOLOGICI. GLI SCAVI FATTI NELL’ ISOLA DI CRETA, IN ARGO, IN TIRINTO, IN MICENE, HANNO PORTATO ALLA LUCE PALAZZI MERAVIGLIOSI, AFFRESCHI D’ ALTO VALORE ARTISTICO,
MONILI, SUPPELLETTILI DEL MONDO OMERICO. ULISSE NELL’ IMMMAGINAZIONE DEL CIECO AEDO DIVIENE IL SIMBOLO DI QUELL’ AUDACIA E DI QUELLA CURIOSITA’ CHE SPINSERO I GRECI IN TUTTI GLI ANGOLI DEL BACINO DEL MEDITERRANEO.
L’OPERA SI DIVIDE IN TRE PARTI: LA TELEMACHIA, CIOE’ LA STORIA DEI VIAGGI DI TELEMACO ALLA RICERCA DI NOTIZIE DEL PADRE, ORMAI LONTANO DALLA PATRIA DA VENTI ANNI; LE AVVENTURE MERAVIGLIOSE DEL LUNGO VIAGGIO DI ULISSE; E INFINE LA STORIA DELLA VENDETTA DELL’ EROE, TORNATO IN PATRIA, CONTRO I PROCI, USURPATORI DELLE SUE RICCHEZZE E ASPIRANTI ALLA MANO DELLA BELLA REGINA PENELOPE. LE TRE PARTI NON SI POSSONO CONSIDERARE A SE’ STANTI, MA SONO INTIMAMENTE LEGATE, COSTITUENDO L’ UNA IL PRESUPPOSTO DELL’ ALTRA.
L’ AZIONE DELL’ “ODISSEA” DURA 40 GIORNI. LA TRADIZIONE HA ATTRIBUITO AD OMERO L’ “ILIADE” E L’ “ODISSEA”, TUTTAVIA FRA LE DUE OPERE VI E’ UNA NOTEVOLE DIFFERENZA DI ISPIRAZIONE, MA NON DI STILE. NELL’ “ILIADE” PREDOMINANO IL SENTIMENTO DELL’ EROISMO E LO SPIRITO GUERRIERO, L’ UOMO E’ ESALTATO PER LE SUE QUALITA’ ESTERIORI , QUALI LA BELLEZZA E IL VALORE; NELL’ “ODISSEA” IL SENSO DELLA NOSTALGIA, DELL’ AMORE CONIUGALE, DEGLI AFFETTI DOMESTICI E’ LA NOTA PREDOMINANTE; ED INOLTRE, DELLA NATURA UMANA, SONO POSTE IN MAGGIOR RILIEVO LE QUALITA’ SPIRITUALI COME L’ ASTUZIA, L’ INTELLIGENZA E LA PIETA’ VERSO GLI DEI. ULISSE NON E’ NE IL PIU’ BELLO NE IL PIU’ FORTE DEI GRECI; NELL’ “ILIADE” OMERO LO RAPPRESENTA GOFFO NEI SUOI MOVIMENTI, PRIVO DI DIGNITA’ REGALE, PERCHE’ INCAPACE DI SAPER REGGERE CON GRAVITA’ LO SCETTRO ; MA QUANDO EGLI PARLA – CONTINUA OMERO – UNA LUCE DIVINA AVVOLGE LA SUA PERSONA E LE PAROLE GLI SCENDONO DALLA BOCCA PIU’ SOAVI DEL MIELE, SUSCITANDO CONCORDIA, CONSENSI ED AMMIRAZIONE. ULISSE E’ UN EROE VALOROSO, MA NON HA LA FORZA DI ACHILLE , DI ETTORE E DIOMEDE; QUANDO EGLI
PENSA DI DOVER AFFRONTARE I GIOVANI E BALDANZOSI PROCI, HA UN ATTIMO DI SMARRIMENTO, MA SI CONSOLA AL PENSIERO CHE GIOVE LO AIUTERA’ , PERCHE’ IL PADRE DEGLI UOMINI E DEGLI DEI, CHE AMA LA GIUSTIZIA , LO DOVRA’ SOCCORRERE
CONTRO GLI INGIUSTI USURPATORI. COME NELL’ “ILIADE”, COSI’ NELL’ “ODISSEA” , GLI DEI PARTECIPANO ALLE VICENDE UMANE , MA NELLA PRIMA LI VEDIAMO , TRAVOLTI DALLE PASSIONI DEGLI UOMINI, INTERVENIRE ANCHE NEI COMBATTIMENTI, PRONTI AD INGANNARE , SPESSO OSTILI, TALVOLTA BENEVOLI, IN CONTINUA DISCORDIA TRA LORO; NELLA SECONDA INVECE ESSI SONO DISCRETI E PIETOSI CONSIGLIERI DEL PIO EROE, ED INVISIBILI LO PROTEGGONO, SPESSO LO CONSIGLIANO. NELL’ “ILIADE” SOPRA GLI DEI VI E’ L’ OSCURA DIVINITA’ DEL FATO CHE, IMPERSCRUTABILE, REGOLA E GOVERNA L’ ORDINE UNIVERSALE. NEL PRIMO LIBRO DELL’ ODISSEA GIOVE AFFERMA CHE L’UOMO, LIBERO DELLE SUE AZIONI, STOLTAMENTE ACCUSA GLI DEI, QUANDO PAGA DURAMENTE, COME ULISSE, IL FIO DELLE PROPRIE COLPE. PER QUEST’ ULTIMO RIGUARDO L’ ODISSEA APPARE PIU’ VICINA ALLA SENSIBILITA’ MODERNA ED I SUOI PROTAGONISTI, ULISSE IN PRIMIS,
RISULTANO REALI E TANGIBILI NELLE MASSE DELLA NOSTRA VITA ATTUALE.
Ultimo aggiornamento di questa pagina : 4/12/2004
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